I procedimenti di formazione dell'accordo

Le minute o puntuazioni sono dei documenti, sui quali di regola le parti appongono solo le loro sigle, aventi esclusivamente una funzione storico-probatoria: con essi, infatti, si vanno a fissare gli approdi parziali e provvisori delle trattative, l’intesa raggiunta su alcune questioni specifiche, rinviando senza effetto vincolante la conclusione del contratto al momento in cui si sarà formato l’accordo su tutti i punti ancora in discussione.
Con l’unico limite del rispetto del dovere di buona fede oggettiva ex art. 1337 c.c., le parti, nonostante la sottoscrizione di tali documenti, possono comunque recedere liberamente dalle trattative in corso. Il suddetto dovere, nello specifico, risulterebbe violato qualora il recesso fosse immotivato ed incoerente rispetto a quanto già delineato nella minuta stessa, deludendo in tal modo l’affidamento ingenerato nella controparte.
Le minute o puntuazioni agevolano la formazione dell’assetto negoziale evitando che vengano rimessi in discussione gli aspetti già definiti: in occasione della stipulazione, non sarà necessario un nuovo consenso su tali elementi.
Nel caso in cui non si dovesse raggiungere l’accordo sui punti ancora mancanti, ovviamente, nessun contratto potrà dirsi perfezionato né potrà invocarsi l’art. 2932 c.c., non incombendo sulle parti l’obbligo di concludere alcunché81.
Oltre alla funzione agevolativa poc’anzi descritta, siffatti documenti esprimono la loro utilità anche qualora il regolamento d’interessi dovesse contenere espressioni dal tenore letterale ambiguo: in tali circostanze, infatti, possono essere utilizzati come elementi diinterpretazione extratestuale.