L'analisi del linguaggio politico: da Bush a Obama
La mediatizzazione del linguaggio politico: effetti e cambiamenti
Come abbiamo già detto nei paragrafi precedenti, la comunicazione politica è il prodotto dello scambio fra i tre attori principali dello spazio pubblico, ovvero politici, media e cittadini. Questo scambio avvenendo prevalentemente attraverso i canali della comunicazione di massa, presuppone un ruolo centrale dei media, e fa di essi i perni intorno ai quali ruota il discorso politico inteso come dibattito pubblico caratteristico del processo democratico. Tuttavia però, questo scambio risulta essere sbilanciato soprattutto a favore di politici e media tra cui si instaura un forte legame di interdipendenza; mentre ai cittadini resta soltanto un ruolo marginale.
Come abbiamo visto infatti per l’analisi dei modelli di comunicazione politica i media risultano essere sempre presenti e molto attivi negli scambi in gioco caratterizzandosi per una forte centralità esclusiva dell’età contemporanea, fortemente segnata dalla comunicazione di massa.
Prima di una mediatizzazione della politica e del suo linguaggio dovrà esserci però una mediatizzazione della società in cui i media rappresentano l’ingrediente essenziale della società postindustriale. Essi rappresentano infatti una fonte di potere, uno strumento di influenza, controllo e innovazione nella società oltre ad essere l’arena in cui si svolgono i fatti della vita nazionale e pubblica.
Il linguaggio politico dovrà quindi adattarsi alla sintassi della televisione e alla naturalezza del suo linguaggio, adottando codici e convenzioni tipiche di questo mezzo.
Tra gli effetti principali riguardanti il fenomeno della mediatizzazione della politica troviamo la sfera degli effetti politici e la sfera degli effetti mediatici.
Tra gli effetti mediatici troviamo:
- Professionalizzazione: la crescente rilevanza dei media e lo sviluppo tecnologico determinano la necessità di una nuova categoria di professionisti della politica, le cui competenze si formano fuori dalla politica e spaziano principalmente dalla comunicazione al marketing.
- Spettacolarizzazione: la politica ha sempre posseduto una dimensione teatrale e spettacolare, ma oggi non solo nessun politico può comunicare senza passare tramite i media, ma nessun politico può comunicare senza modulare il suo messaggio sugli schemi linguistici preferiti dalla comunicazione di massa; schemi che riguardano appunto l’intrattenimento, lo spettacolo e la pubblicità.
- Semplificazione: la cosiddetta media logic porta con sé l’idea che un messaggio semplice e ripetuto, realizzato con i criteri della comunicazione pubblicitaria sia più efficace perché più immediato e memorizzabile con un seguente effetto di frammentazione del discorso politico in cui si noterà una riduzione drastica del dibattito pubblico e politico imposta dalle esigenze e dai vincoli dell’industria mediatica. Da questo deriva l’utilizzo di termini definiti come sound bites, ovvero pezzetti di dichiarazioni, o brevi citazioni che si adattano al ritmo incalzante della televisione. I politici infatti tenderanno ad usare termini confezionati all’apparenza attraenti e semplici per realizzare slogan elettorali convincenti. Tuttavia però questa riduzione dello spazio fisico della politica e del discorso politico a causa delle preoccupazioni dei media per gli indici di ascolto, ha causato secondo i critici una sorta di banalizzazione della politica stessa.
Tra gli effetti politici abbiamo invece:
- Personalizzazione. Come la spettacolarizzazione, la personalizzazione è un fenomeno che ha origini antiche ma che si consolida nell’età moderna. La personalizzazione ha infatti una forte origine mediale, è fortemente correlata alla propensione dei mass media a leggere la politica attraverso i suoi attori in carne e ossa.
- Leaderizzazione
- Verticalizzazione. La leaderizzazione ha diverse origini, ma è sempre volta a mettere in risalto la figura del leader e del capo; a questo quadro si accompagna poi una radicalizzazione del rapporto verticale tra leader e pubblico.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'analisi del linguaggio politico: da Bush a Obama
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Leboffe |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Lingue straniere per la comunicazione internazionale |
Corso: | Traduzione letteraria e traduzione tecnico-scientifica |
Relatore: | Donatella Montini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 169 |
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