Il trade marketing dei prodotti “grocery” e dei servizi turistici

La lunghezza del canale è definita dal numero di intermediari commerciali che formano lo stadio della distribuzione (Fornari, 2009) nel quale avviene il trasferimento della proprietà del bene distribuito. Possono essere individuate diverse configurazioni o “strutture di canale”: Il canale o circuito indiretto “lungo”, nel quale la proprietà del prodotto che viene distribuito passa dal produttore, ad uno o più intermediari all'ingrosso e da questi agli intermediari al dettaglio che lo vendono al consumatore finale. È quello dove sono presenti più livelli d'intermediazione commerciale. Il canale indiretto “breve”, nel quale il prodotto è venduto dal produttore al dettagliante o ad un'impresa che integra le funzioni di commercio all'ingrosso e al dettaglio, e da questo al consumatore finale. Il canale diretto, che implica la vendita diretta del prodotto al consumatore finale da parte del produttore. Questo canale quindi, è caratterizzato dalla assenza di intermediari. La scelta dei canali di distribuzione da parte delle imprese produttrici è vincolata da numerosi ed eterogenei fattori, quali, ad esempio, la deperibilità dei prodotti (che impone circuiti brevi o diretti), l'elevato valore unitario dei prodotti (che consente di sostenere il costo di circuiti brevi o anche diretti), la dispersione territoriale degli acquirenti e la dispersione quantitativa dei loro acquisti (che favoriscono i circuiti lunghi), la scarsa disponibilità di risorse finanziarie da parte dell'impresa produttrice (che impone circuiti lunghi per evitare gli investimenti necessari per l'integrazione verticale discendente), ecc..