Sistema politico e organizzazioni sindacali in Italia (1945-1980)
La lotta per il potere in Confindustria
I primi anni di vita della Confindustria erano stati segnati da una sua relativa “cautela”, nonostante le battaglie condotte a proposito dei “consigli di gestione” e del diritto di licenziamento. Ma esisteva un accordo politico tra lo Stato ed il padronato, sia al livello dei responsabili che a quello degli esecutori.
Nella metà degli anni cinquanta, questo accordo cominciò ad allentarsi; terminata la fase della ricostruzione, i successori di De Gasperi confidavano, invano, in una Confindustria meno dominata dalla grande industria pesante, per inaugurare l’era dell’industria di trasformazione.
Nel 1955, ad Angelo Costa subentrò Alighiero De Micheli, sotto l’influenza della potente associazione padronale della Lombardia; era un laico, legato al Pli. Cominciavano gli anni bui del movimento operaio.
Il mancato tentativo di De Micheli di trattenere le imprese a partecipazione statale in seno alla Confindustria provocò la sua sostituzione nel 1961, con Furio Cicogna, già presidente dell’Assolombardo, nonostante l’opposizione della Fiat e della Montecatini.
Agli inizi degli anni sessanta si registrò in Confindustria una spaccatura tra un padronato che intendeva conservare le sue prerogative nell’impresa ed un padronato sensibile agli imperativi politici della formula del centro-sinistra.
Era iniziata l’era dei managers, come testimoniavano gli studi pubblicati negli anni sessanta sulle tecniche moderne di gestione e sulla “funzione della grande impresa” in una società industriale moderna.
Uno dei primi a rendersi conto della necessità di un cambiamento di rotta in seno al padronato fu il presidente della Fiat, Valletta.
In una celebre intervista pubblicata sul Messaggero del 26 giugno 1963, criticò l’atteggiamento della Confindustria nei confronti delle organizzazioni sindacali e nella stesa intervista dichiarò il suo appoggio incondizionato al centro-sinistra.
Nel 1966, quest’ala marciante del padronato riuscì ad imporre il ritorno di Angelo Costa alla presidenza. Vi restò fino al 1969, senza riuscire a ricomporre la classe padronale.
Il centro-sinistra fallì anche grazie ad una ripresa dell’influenza del padronato tradizionale durante la recessione economica.
In particolare, Confindustria riuscì a far passare negli ambienti governativi la sua analisi di crisi, dovuta agli eccessivi aumenti salariali degli anni precedenti. Di qui la necessita di mettere in atto una politica di compressione salariale: la “politica dei redditi” tentata dal governo Colombo nel 1965.
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Sistema politico e organizzazioni sindacali in Italia (1945-1980)
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Informazioni tesi
Autore: | Claudio Provvisiero |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Studi europei |
Relatore: | Raffaele Feola |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 201 |
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