La libertà di manifestazione del pensiero nei rapporti di lavoro
La libertà sindacale e il diritto di critica sindacale
Prima di trattare il tema che a noi interessa, relativo alla critica sindacale e quindi prima di approfondire il collegamento tra diritto di critica ed azione sindacale, sarebbe opportuno procedere ad un breve excursus sulla libertà e i diritti sindacali, per meglio comprendere come il lavoratore possa servirsi di tale “veicolo” per esprimere il proprio pensiero, ma soprattutto per difendersi contro il potere decisionale del datore di lavoro.
L’associazione sindacale è essenzialmente una coalizione, in cui più soggetti perseguono un interesse comune attraverso il regolamento uniforme del proprio comportamento sia tra loro, sia nei confronti dei terzi, riguardo ad un determinato oggetto.
Pertanto il soggetto “sindacalizzato” ha bisogno di coordinare il proprio interesse a quello degli altri che si trovano nella medesima posizione professionale, realizzando un comportamento uniforme, secondo un canone di attività sociale comune nel mondo contemporaneo, caratterizzato dai fenomeni di massa.
Gli strumenti tipici utilizzati per il perseguimento del fine sindacale dai soggetti coalizzati sono indicati tradizionalmente nel contratto collettivo e nello sciopero.
Se questo ultimo è considerato attività sindacale tipica di autotutela di natura conflittuale, la contrattazione collettiva è considerata momento di pacificazione e composizione delle rivendicazioni.
La coalizione, infatti, si istituzionalizza nell’associazione, perseguendo il proprio fine “sindacale” mediante contratti di cartello o contratti tipo normativi, qual è il contratto collettivo di lavoro, che realizza l’accordo tra due coalizioni contrapposte.
Furono questi “atti di pacificazione politica”, come ha scritto in modo disincantato Massimo D’Antona, ad assumere “come valori giuridici della società intera, le clausole di un compromesso tra classi sociali fino ad allora radicalmente contrapposte dall’ineguale distribuzione di potere e reddito, conseguente alla diversa collocazione nella sfera della produzione”.
La libertà sindacale, quindi, si rivela come un valore, evocativo di un contro-potere collettivo che si pone in relazione agli altri poteri, in relazione a tutta la società ed alle sue espressioni istituzionali, in modo più o meno coerente con la gerarchia dei valori propria di ciascuna Costituzione nazionale.
La libertà, quindi, non è solo diritto pubblico soggettivo nei confronti dello Stato, ma è diritto/libertà che per essere concretizzato esige obblighi di cooperazione dal suo antagonista storico, l’impresa, oltre a concrete azioni promozionali da parte dello Stato.
Ne originano diritti (di contrattazione collettiva, di auto-tutela, di organizzazione) non più garantiti nell’ottica dell’eguaglianza delle armi, ma in chiave promozionale, ossia riconosciuti ad una soltanto delle parti in conflitto.
Ne originano il pluralismo sindacale e la libertà delle forme di auto-organizzazione, il potere di formazione e auto-regolazione dei rapporti sindacali.
Lo sviluppo e la diffusione delle organizzazioni sindacali si svolge di pari passo con l’affermarsi dei processi di industrializzazione, che coinvolgono grandi masse di lavoratori progressivamente occupati nelle grandi imprese, determinando cambiamenti radicali dell’intera struttura sociale.
Vi era la necessità di porre rimedio alla condizione di debolezza socio-economica e contrattuale dei lavoratori attraverso il riconoscimento di interessi unitari idonei ad impedire l’accettazione di condizioni salariali inique e fenomeni di concorrenza fra quanti erano indotti ad accettare, in ragione della loro situazione di bisogno economico, basse mercedi.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La libertà di manifestazione del pensiero nei rapporti di lavoro
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Martina Cannella |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Francesco Santoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 129 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi