Dort wo alles angefangen hat: Julia Schoch ''Mit der Geschwindigkeit des Sommers'' (2009)

Il termine “Letteratura della post-DDR” è stato introdotto sulla scena di recente dagli studiosi e viene utilizzato per indicare la produzione letteraria all'indomani della fine della DDR, relativa sia a quegli autori che già scrivevano in DDR e hanno continuato a farlo anche dopo la sua scomparsa, sia alla generazione dei nuovi autori.

L’intento di questo capitolo vuole essere quello di far luce unicamente sulla nuova generazione di scrittori tedeschi, nati e socializzati in DDR, che si affaccia per la prima volta sulla scena letteraria qualche anno dopo la caduta del muro di Berlino.

Nel corso della mia analisi, mi servirò del contributo di alcuni storiografi che in questi anni hanno intrapreso un primo tentativo di sistematizzare questo ramo nascente della letteratura tedesca, che però essendo un campo ancora in fase di continua elaborazione ed espansione non permette ancora una sistematizzazione definitiva ed esaustiva di essa. Il primo storiografo che tenta di fare un’analisi della letteratura della post-DDR, che inizia con la fine della DDR e la successiva riunificazione della Germania, è Wolfgang Emmerich, lo studioso che più di chiunque altro si è occupato di DDR-Literatur.

Nel 1996 il critico pubblica una nuova edizione del suo libro Kleine Literaturgeschichte der DDR, alla fine del quale aggiunge il nuovo capitolo Die Wendezeit (1989-95). Si tratta del primo tentativo di riorganizzare questo periodo e il suo prezioso contributo fungerà da guida per le successive analisi. Dal momento che la sua opera esce a distanza di pochi anni dalla riunificazione, è prevalentemente incentrato su tutti quegli autori che ‘continuano a scrivere’ e sulle trasformazioni subìte dalla loro scrittura con la fine dell’epoca DDR.

Non potendo attingere dal lavoro di Emmerich per tracciare un’analisi sui nuovi autori tedeschi, se non per brevissimi accenni, possiamo però servircene per tentare un approccio con le tematiche che vengono affrontate all’interno delle opere realizzate nei primi anni ’90 del ‘900 e che in parte si riscontrano successivamente nella nuova generazione. Emmerich spiega infatti che durante quegli anni la DDR è stata per tutti quegli scrittori che in questo contesto sociale vi avevano vissuto, il fulcro delle loro narrazioni.