Confronto fra diverse tipologie di abbattimento ed esbosco in tre regioni italiane
La legislazione forestale
Nell’Unione Europea una politica forestale comune propriamente detta non è mai esistita, nonostante vi sia una superficie forestale di 136 M di ha (Colletti L., 2001) ed ora anche aumentata con l’allargamento ad altri 10 Paesi. Vi sono delle strategie comunitarie frutto di processi internazionali, attraverso un complesso di decisioni, direttive e regolamenti riguardanti anche il settore forestale.
Ciò è riconducibile a varie ragioni e in particolare al fatto che la politica forestale, rientra tra le competenze nazionali dei Paesi membri, mentre a livello europeo fa solitamente parte di altre politiche di più ampio respiro, come quella agricola ed ambientale in primo luogo. Nell’ambito delle strategie di gestione forestale, l’UE ha comunque svolto un ruolo importante nella definizione del concetto di sviluppo sostenibile, maturato nel corso degli anni, dopo che si è avuta una maggiore attenzione ai problemi ambientali. La gestione dei boschi, all’interno di questi problemi, ha riacquistato un ruolo predominante, rendendo così possibile l’acquisizione di prospettive e principi comuni fra gli Stati membri, attraverso il coordinamento sovra nazionale della UE.
La prima definizione di sviluppo sostenibile si è avuta con il rapporto della Commissione Brundtlandt nel 1987, da cui attraverso un processo di elaborazione si è passati a concezioni più operative, maggiormente inserite nelle diverse realtà territoriali, tra cui anche quelle del settore forestale. La pietra miliare di questo processo è rappresentata dalla Conferenza delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro nel 1992, in cui vennero approvati i principi generali delle strategie ambientali. In quella occasione si diede una piena concretezza e promozione al concetto di gestione forestale sostenibile, attraverso la definizione di tre aspetti fondamentali: ecologico, sociale ed economico.
Furono, inoltre, definiti i cosiddetti 15 “Principi forestali” tesi ad avere una condivisione quanto più globale nella gestione, conservazione e sviluppo sostenibile di tutte le tipologie di foreste. A quella Conferenza seguirono varie Convenzioni e Forum internazionali su molti aspetti fra i quali: la biodiversità (CBD), i cambiamenti climatici (UNFCCC), i Forum sulle foreste (UNFF), la lotta alla desertificazione (UNCCD) e la lotta al commercio delle specie in via di estinzione (CITES). Questa evoluzione internazionale nella visione delle foreste e di quanto ad esso legato, portò allo sviluppo del processo Pan-Europeo, iniziato nel 1990 con la I° Conferenza Interministeriale per la Protezione delle Foreste europee (MCPFE) a Strasburgo, avente come obiettivo fondamentale lo sviluppo dettagliato e la promozione della GFS negli Stati membri della UE. A questa conferenza sono seguite nel corso degli anni altre Conferenze MCPFE: Helsinki (1993), Lisbona (1998), Vienna (2003) e l’ultima a Varsavia (2007).
In tutte queste circostanza sono state proposte e sottoscritte dai Paesi partecipanti diverse dichiarazioni e risoluzioni condivise. In particolare nella II° MCPEF di Helsinki venne proposto ai Paesi, di attuare nelle loro politiche, una particolare “gestione corretta e un uso delle foreste e dei terreni forestali nelle forme e a un tasso di utilizzo tali da mantenere la loro diversità biologica, la produttività, una capacità di rinnovazione, una vitalità e una potenzialità che assicuri, adesso e in futuro, rilevanti funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello locale, nazionale e globale, tali da non comportare danni ad altri ecosistemi”. In quella sede per la prima volta venne introdotto nel campo forestale europeo il concetto di gestione forestale sostenibile, in modo da consolidare il principio della conservazione delle risorse boschive e venne riconosciuto, ancor di più il ruolo strategico degli ecosistemi forestali, per la salvaguardia dell’ambiente in genere.
L’insieme di tutti questi processi internazionali ed europei hanno consentito di mutare la visione delle foreste nella UE, che prima venivano inserite solo nella Politica Agricola Comunitaria, attraverso la creazione di una specifica strategia forestale europea, concretizzatasi nel Programma di Azione dell’Unione Europea per le Foreste. Questo strumento rappresenta un’azione unitaria di vari Regolamenti per incentivare sia la protezione che la produzione delle foreste degli Stati membri. Il punto fondamentale è quello di valorizzare il patrimonio forestale europeo, riuscendo a mantenere e rafforzare il ruolo multifunzionale dei boschi, attraverso un loro razionale utilizzo e una attiva gestione.
Il PAF per riuscire a trovare larga applicazione deve essere inserito attraverso azioni mirate e specifiche all’interno dei singoli territori della UE, in cui viene particolarmente valorizzato il ruolo della proprietà forestale per realizzare una corretta gestione forestale sostenibile. In seguito la politica forestale europea ha incarnato un nuovo orientamento, per meglio ribadire il ruolo multifunzionale delle foreste e l’importanza della loro gestione sostenibile, attraverso l’attribuzione diretta agli Stati membri sia delle competenze che della responsabilità sulla politica forestale, da attuarsi attraverso la stesura di piani e programmi forestali nazionali, atti ad accogliere i principi e gli impegni assunti a livello internazionale.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Confronto fra diverse tipologie di abbattimento ed esbosco in tre regioni italiane
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Laudati |
Tipo: | Tesi di Dottorato |
Dottorato in | Scienze e tecnologie per la gestione ambientale e forestale |
Anno: | 2010 |
Docente/Relatore: | Sanzio Baldini |
Istituito da: | UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELLA TUSCIA-Viterbo |
Dipartimento: | DAF |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 147 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi