Diritto degli immigrati e diritto d'asilo nell'ordinamento spagnolo e italiano: due modelli a confronto
La legge 94 del 2009: il Pacchetto Sicurezza
La legge n. 94, recante “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”, entrata in vigore l'8 luglio 2009, contiene restrizioni della condizione giuridica degli stranieri. Le modifiche riportate dalla legge riguardano principalmente: introduzione del reato di immigrazione e soggiorno irregolare, iscrizione all'anagrafe previa verifica delle condizioni igienico sanitarie degli alloggi, acquisizione della cittadinanza italiana tramite matrimonio dopo 2 anni di residenza sul territorio, ricongiungimento del genitore naturale (che dimostri di avere un alloggio e reddito adeguati) al figlio che si trovi già nel territorio italiano con l'altro genitore, obbligo di esibizione del permesso di soggiorno per ogni atto di stato civile, trasformazione dei Centri di permanenza temporanea (CPT) in Centro di identificazione ed espulsione (CIE) con una permanenza massima in tali centri di 180 giorni, norme più restrittive in tema di espulsione e contro l'immigrazione irregolare. La modifica più rilevante riguarda l'introduzione del nuovo reato di “ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato” (art. 1, comma 16), affidato alla competenza del giudice di pace, che punisce con un'ammenda la condotta dello straniero che faccia ingresso ovvero si trattenga nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del testo unico sull'immigrazione o della legge n. 68/2007 (in tema di disciplina dei soggiorni di breve durata). A tale condizione irregolare si associa la previsione dell'espulsione come sanzione sostitutiva, espressione chiara della volontà all'allontanamento dello straniero irregolare dal territorio dello Stato, “Tale trattamento sembra, di fatto, equiparare i migranti non comunitari che fuggono da povertà, carestie, guerre e persecuzione a delinquenti da perseguire ed espellere, anziché proteggere.”. La nuova norma ha oltretutto introdotto l'articolo 4 bis, il cd. accordo di integrazione, che riprenderemo più avanti, “finalizzato a promuovere la convivenza dei cittadini italiani e di quelli stranieri, nel rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione italiana, con il reciproco impegno a partecipare alla vita economica, sociale e culturale della società”. Tale accordo di integrazione è in realtà il presupposto per una nuova modalità di espulsione e funzionale all'ottenimento del permesso di soggiorno.
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Diritto degli immigrati e diritto d'asilo nell'ordinamento spagnolo e italiano: due modelli a confronto
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandra Marcianò |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze delle pubbliche amministrazioni |
Relatore: | Giampaolo Gerbasi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 135 |
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