Studi sulla produttività dell’Agaricus Bisporus (Lange) Imbach su due tipi di substrato
La fungicoltura nella Regione Campania
La fungicoltura in Campania vive in maniera più sentita la crisi del settore a livello nazionale. I motivi di questa crisi sono ?antichi? e derivano dalla scarsa attenzione che le istituzioni hanno prestato per lungo tempo al settore (nella convinzione che la coltivazione dei funghi, fosse appannaggio di pochi imprenditori capaci d‘investimenti sostanziosi). Questo ha fatto si che in assenza di supporti divulgativi tecnico-scientifici in tutte le fasi della filiera, il know-how in materia si sia concentrato in poche ditte, lasciando il già esiguo numero di coltivatori in uno stato d‘inadeguatezza totale a far fronte alle esigenze di esperienze tecniche e di marketing legate alla specializzazione dei mercati.
Le difficoltà degli ultimi anni (soprattutto la carenza di materie prime idonee) hanno portato alla chiusura di alcune importanti aziende fungicole. Nella regione Campania la coltivazione dei funghi si basa essenzialmente sul fungo prataiolo e sul Pleurotus spp. [indicando con questo termine tutte le specie coltivate del genere ad eccezione del “carboncello”, Pleurotus eryngii (D.C.: Fr.) Quél.]. Mancano quasi completamente le coltivazioni di altre specie, quali lo stesso cardoncello, il pioppino [Agrocybe aegerita (V. Brig.) Singer], lo “shii-take” [Lentinula edodes (Berk.) Pegler] e il “riesci” [Ganoderma lucidum (Curtis.: Fr.) P. Karst]. Per quanto riguarda la coltivazione del fungo prataiolo, la produzione è concentrata prevalentemente su due aziende, di cui una è sicuramente l‘Agrifunghi, con sede a Teggiano e l‘altra è l‘Azienda Agricola F.lli Marra di Scafati, localizzate entrambe in provincia di Salerno. L‘Agrifunghi rispetto a quest‘ultima è sicuramente all‘avanguardia sotto il profilo delle capacità tecniche con cui riesce a produrre una rilevante quantità di basidiomi e a preparare un ottimo substrato di coltivazione.
Tuttavia, entrambe le aziende non rappresentano la realtà regionale del settore, che si presenta polverizzata in piccole aziende a conduzione familiare. La produzione annua si attesta sulle 3.000 t di cui 1.900 t prodotte solo dall‘Agrifunghi. La coltivazione del Pleurotus spp. è realizzata in piccole aziende localizzate soprattutto nelle province di Salerno e Caserta; sono circa 50 e realizzano una produzione annua pari a 10.000 q. La coltivazione di questo fungo è meno sviluppata ed è caratterizzata dalla mancanza di attrezzature moderne e da un mancato adeguamento delle tecniche di coltivazione.
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Studi sulla produttività dell’Agaricus Bisporus (Lange) Imbach su due tipi di substrato
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Informazioni tesi
Autore: | Anna Caputo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi della Basilicata |
Corso: | Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali |
Relatore: | Gianluigi Rana |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 108 |
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