Aspetti giuridici e tecnici delle indagini digitali
La frode informatica
La frode informatica (art. 640-ter c.p.) è il reato di chi, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico, o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno.
Nonostante l’inciso “ingiusto profitto con altrui danno” sia comune al reato di truffa, per costante giurisprudenza la frode informatica si differenzia dalla truffa perché l’attività fraudolenta dell’agente non investe il soggetto passivo, di cui difetta l’induzione in errore, ma il sistema informatico a lui riconducibile, attraverso l’alterazione dello stesso. Il momento in cui avviene la consumazione del reato è invece comune alle due figure criminose: esso, infatti, coincide con quello in cui l’agente consegue l’ingiusto profitto, con corrispondente danno altrui. Nel caso di specie è stato ritenuto che, trattandosi di collegamenti telefonici con l’estero, abusivamente realizzati da dipendenti della Telecom mediante l’uso improprio di un sistema predisposto per il solo soddisfacimento di esigenze di servizio, il profitto fosse stato conseguito in ciascuno dei momenti in cui detti collegamenti erano stati ottenuti, con contestuale danno per la Telecom, consistente nell’esposizione debitoria di quest’ultima, a termini di contratto, nei confronti delle imprese che gestivano i servizi telefonici nei Paesi verso i quali le comunicazioni erano dirette.
Il reato di frode informatica è stato ravvisato anche nell’introduzione, in apparecchi elettronici per il gioco d’intrattenimento senza vincite, di una seconda scheda, attivabile a distanza, che li abilitava all’esercizio del gioco d’azzardo, equiparandoli quindi ad una slot machine, trattandosi dell’attivazione di un diverso programma, con alterazione del funzionamento di un sistema informatico. Il Tribunale di Torino, invece, non ha ravvisato gli estremi di questo reato, né di quello di detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici, nell’utilizzo abusivo di codici di ricarica della SIM-card di un telefono cellulare.
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Aspetti giuridici e tecnici delle indagini digitali
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Palmieri |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Gianfranco Caridi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 192 |
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