Taiwan: indipendenza o unificazione con la Cina. Una questione ancora irrisolta.
La formula “Un paese, due sistemi”
Abbiamo visto come in questi anni il problema della riunificazione delle due Cine viene sentito dai due paesi come un’esperienza fondamentale pur nella reciproca consapevolezza delle difficoltà di una soluzione condivisa.
Il punto di partenza è un dogma, a cui abbiamo già accennato, estremamente ambiguo: "sebbene le due parti debbono ancora essere unificate il territorio e la sovranità della Cina sono integrali e inalienabili".
Altrettanto ambiguo è il passo successivo, ossia la formula elaborata da Deng Xiaoping "Un paese, due sistemi". Essa pensata proprio per la risoluzione del problema Taiwan e considerato da Pechino la chiave per arrivare all’unificazione, fu poi utilizzata per Hong Kong e Macao. Hong Kong divenne di fatti a partire dal 1 luglio 1997 una regione amministrativa speciale (RAS) nell’ambito della RPC, retta da una Legge Fondamentale (Basic Law, una sorta di costituzione), valida per un periodo di cinquant’anni (e quindi sino al 30 giugno 2047). La RAS manteneva il proprio potere esecutivo, legislativo e giudiziario nonché il sistema socioeconomico in vigore e lo statuto di porto franco; politica estera e difesa divennero invece di pertinenza della Cina, che per l’appunto stanziò sull’isola proprie truppe militari. L’adozione di questa soluzione, che comunque presentava numerose contraddizioni (soprattutto in campo legislativo), è stata spesso criticata al’interno della RAS; tanto criticata da indurre Tung Chee-hwa, governatore dell’isola dal 1997, a riaffermare nel 2004 che il principio "un paese, due sistemi", rappresentava il perno dell’azione del governo dell’isola, invitando i cittadini di Hong Kong a "riflettere con attenzione e in modo saggio, tranquillo e razionale".
Il 20 dicembre 1999 toccò a Macao a tornare nella sovranità cinese con la sua trasformazione in regione amministrativa speciale secondo un modello che in sostanza ricalcava quello di Hong Kong.
Ma cosa succede se venisse applicata la formula denghiana alla questione Taiwan? I principali problemi politici sorgono, come del resto sono sorti, innanzitutto sulla esatta identificazione di quel "Paese". È chiaro che la RPC col termine "un Paese" identifica se stessa, diversa ovviamente la posizione taiwanese, riportata con estrema chiarezza in un articolo del "Position Paper" di Taipei del 1997. Per "un Paese" e quindi "una Cina", deve intendersi la "Cina storica" culturale, e geografica che tutto il mondo e tutti i cinesi conoscevano.
Altro problema, anch’esso di difficile risoluzione è connesso al grado di autonomia che verrebbe concessa a Taipei. Sia dalla proposta di pace in nove punti che dalle successive "interpretazioni orali" da parte di vari dirigenti cinesi emerse che il grado di autonomia sarebbe stato maggiore di quello concesso ad Hong Kong e Macao e che si sarebbe concentrato essenzialmente nella possibilità per l’isola di mantenere proprie forze armate e di continuare a godere dell’indipendenza nelle proprie relazioni estere. Ma appare evidente come tale comunicazione presenti nella "pratica" enormi difficoltà di attuazione: come può un paese esercitare una piena sovranità su di un altro lasciando allo stesso la possibilità di avere proprie forze armate? La formula un paese, due sistemi, così concepita sarebbe in aperta contraddizione con ogni concezione della sovranità nazionale come classicamente intesa. "Bisogna considerare che il diritto internazionale moderno, in fondo, è estraneo alla tradizione cinese: la nuova formula, infatti, fa pensare a un rinnovamento, sotto forme diverse, dell’antico sistema sino centrico".
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Taiwan: indipendenza o unificazione con la Cina. Una questione ancora irrisolta.
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Informazioni tesi
Autore: | Luca Pelliccia |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Lingue straniere per la comunicazione internazionale |
Relatore: | Gianluigi Rossi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 105 |
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