Allen Ginsberg e la Beat Generation

La "generazione beat", vista nei suoi esponenti, ha oggi superato i quarant'anni. Rivedendo le fotografie degli anni attorno al 1946, con i beat sbarbati, capelli corti, vestiti sformati addosso, non si può fare a meno di sorridere, confrontandoli con i giovani freaks di oggi, capelli lunghissimi ben curati, barbe, baffi, pantaloni attillati, caffetano arabo e borsa marocchina, che ti parlano del loro ultimo viaggio in India (Inclusive Tours, naturalmente).
La "rivoluzione psichedelica" è finita ai Grandi magazzini, la marijuana ha sostituito il "Bicchierino" in certi ambienti sociali, i contenuti filosofici ai sono persi per strada.
La società dei consumi, che era stata l'obiettivo primario contro cui si era scagliata la rivolta beat ha riportato invece la vittoria, asservendo ai suoi scopi capitalistici gli aspetti esteriori della rivolta, facendone una "moda", commercializzandola e sfruttandone ogni aspetto.
Divenuto prodotto di massa, il beat ha finito per essere considerato e diventare fatto di costume.Esaminando il fenomeno oggi in America, ai può osservare come la consapevolezza beat sia evoluta in posizioni e correnti ben distinte tra loro; la consapevolezza di fondo, lo scontento, l'insoddisfazione è ormai un fatto tipico, generalizzato nella gioventù americana, ma diverse sono le strade di realizzazione che questo fermento ha assunto. Potremmo dire che la scuola "hippie" pura, quella venuta fuori direttamente dalla direttrice beat - San Francisco - Haight Ashbury - Flower Power, ha cercato di vivere la sua filosofia fino in fondo, abbandonando del tutto la civiltà meccanizzata e ritirandosi nelle campagne, fondando comunità libere di individui che si accordano tra loro secondo le loro idee, gusti, preferenze, coltivando da sé organicamente i prodotti della terra, praticando la meditazione in un ambiente naturale più favorevole, compiendo lavori artigianali e, a seconda dei casi, praticando l'amore libero, la famiglia allargata, allevando i bambini tutti insieme e così via. [...]