La consulenza finanziaria: Il ruolo del consulente
La finanza comportamentale nella consulenza
La finanza comportamentale fornisce gli strumenti necessari per comprendere in che modo vengono intraprese le scelte di investimento degli individui.
L’eccessivo flusso di informazioni, il modo in cui sono presentate, gli elementi che saltano più all’occhio dell’investitore: tutto ciò deve essere messo in ordine ed incanalato in un flusso di informazioni ordinato e non caotico. Questo è ciò che avviene nel processo di consulenza (seppur preliminare), ed è questo il ruolo del consulente.
Deve rendere percepibile all’occhio dell’investitore ciò che non lo è.
Per questo motivo, la finanza comportamentale, aiuta i consulenti a comprendere quali sono le euristiche dei soggetti ed i comportamenti che ne conseguono, per poi predisporre un piano educativo rivolto a colmare le lacune che il soggetto presenta.
Quanto si evince dalla lettura della teoria del prospetto, una sua applicazione reale potrebbe essere il caso in cui, nel processo di valutazione dell’investimento, il cliente si trovi davanti al dover affrontare dei costi derivanti ovviamente dal contratto scelto.
Il primo impatto, riguardo ai costi afferenti alle commissioni di ingresso, ai costi di emissione del contratto, ai costi di prestazione della consulenza, vengono percepiti come perdite, rispetto ai costi legati alle commissioni di gestione, che vengono percepite come un guadagno minore.
Questo è solo un esempio di come le trappole mentali possano inibire l’investitore, e di come il consulente debba impegnarsi a contenere quelli che sono gli errori comportamentali più diffusi.
Il consulente potrebbe trovarsi ad intervenire sui benchmark cui fa riferimento l’investitore, magari errati e non appropriati, e deve, tenendo conto dello stato di ricchezza dello stesso, dei suoi obiettivi, della sua propensione al rischio, spostarli su altri indicatori più attuali e adatti al quadro generale del cliente.
Tuttavia, un aspetto su cui in questo capitolo non mi sono soffermata, è il fatto che alla fine, anche il consulente è una persona dotata di irrazionalità, come tutte, e pertanto è tenuto ad osservare dei comportamenti che non siano dettati dalle prime emozioni, cercando di non farsi trascinare dalle convinzioni degli investitori.
Il caso sopra descritto potrebbe portare ad un servizio di consulenza inefficace, come lo potrebbe essere una profilazione errata del cliente, specie per quanto afferisce al profilo di rischio.
Durante il colloquio di consulenza, vengono somministrate al futuro investitore una serie di domande generali circa la conoscenza degli strumenti finanziari e del mercato, la propria situazione economica – finanziaria – patrimoniale, la propria attitudine al rischio, in modo però del tutto oggettivo.
La soggettività legata a questo aspetto (fondamentale) non viene presa in considerazione, e tuttavia spesso si vanno a costruire dei portafogli finanziari aventi un profilo di rischio vicino a quello del consulente.
L’applicazione delle teorie legate alla finanza comportamentale non è ancora largamente diffusa, in quanto disposizioni normative afferiscono ai concetti appartenenti alle teorie classiche. In Italia, dove la consulenza finanziaria è ancora un tema abbastanza scottante e ancora poco conosciuto (specie nelle regioni meridionali), si registra una presenza preponderante di strumenti finanziari rischiosi o di polizze a contenuto finanziario nei portafogli degli inventori seguiti da un professionista rispetto ai portafogli gestiti autonomamente. Questo aspetto fa sicuramente pensare, in quanto il rischio è una componente altamente soggettiva e la sua percezione o la consapevolezza di ciò che rappresenta il rischio cambia da individuo a individuo. Il servizio di consulenza erogato dovrebbe, dal punto di vista del consulente, esulare dalla mera corsa al guadagno personale (che si concretizza con i costi legati alle commissioni e alla gestione di portafoglio) ed essere unicamente mirato alla costruzione di un portafoglio quanto meno ottimale in grado di essere sopportato dal cliente, non solo economicamente ma anche psicologicamente.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La consulenza finanziaria: Il ruolo del consulente
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Jamila Barbaro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture |
Facoltà: | Economia e amministrazione delle aziende |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Vincenzo Pacelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 70 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi