L'astracan di Munoz Seca: La venganza de Don Mendo
La figura del fresco
Per il suo carattere prevalentemente comico e farsesco, il teatro dell’astracán necessita di un protagonista con caratteristiche particolari e ben delineate, la cui finalità sia quella di suscitare le risa. Questo ruolo viene saggiamente affidato ed egregiamente interpretato dalla giocosa figura del fresco, che può essere un uomo o una donna. Pedro Muñoz Seca, come lui stesso afferma, per la creazione del personaggio si ispira sia alle persone che la realtà gratuitamente gli offre, sia alla celebre figura del pícaro36 ripresa dalla produzione letteraria degli anni d’oro spagnoli. Infatti, da quest’ultimo il fresco deriva l’astuzia e la sagacia nell’inventare e creare situazioni solo a lui convenienti. Entrambi sono personaggi che tentano in tutti i modi di guadagnarsi da vivere, ma lo fanno cercando di lavorare il meno possibile, approfittando della bontà o stupidità degli altri. La loro differenza, invece, risiede nel fatto che mentre il pícaro è disposto anche a svolgere dei piccoli lavori pur di portarsi a casa la pagnotta quotidiana, il fresco, pur di non fare alcuno sforzo, potrebbe anche morire di fame. Alcuni esempi di questo nuovo personaggio ci vengono offerti da Toro Alejandro: “Frente al pobre pueblo encontramos los personajes de cariz negativo: políticos sin moral, tipos primarios carentes de educación, parvenús sin espíritu, junto al logrero, al vago de profesión, el achulado, la miss fingida con tal de ganar unos duros de más, el fresco redomado que consigue medrar a fuerza de engaños. Y éstos, ¿no son los tipos modernizados de la eterna picaresca?”. Il teatro di Muñoz Seca, attraverso il personaggio del fresco, dichiara il suo legame con il romanzo picaresco in cui, tra i tanti aspetti che lo caratterizzano, emerge il punto di vista della borghesia nascente unita all’inevitabile decadenza dell’ideale cavalleresco-aristocratico: la borghesia d’inizio secolo, attraverso il fresco, esprime la necessità di rivendicare le proprie conquiste sociali. Le due tipologie di personaggi richiamano modelli culturali lontani. Sarebbe semplice riferirsi al concetto di otium che, evolvendosi dalla cultura classica, sembra trovare, soprattutto nel pícaro un’esemplificazione piuttosto coerente; tuttavia è però, necessario chiarire il collegamento.
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Informazioni tesi
Autore: | Giorgia Barbini |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingue e letterature moderne euroamericane |
Relatore: | Anne-Marie Lievens |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 194 |
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