Verifica e sperimentazione di un arco a conci con rinforzo in FRP ancorato per mezzo di spikes
La fase di getto
Per realizzare l’arco occorrono 45 blocchi in calcestruzzo di forma parallelepipeda a base trapezoidale di apertura 4° poggiati a secco uno sull’altro, montati su una base di due blocchi di forma parallelepipeda a base rettangolare di dimensioni 520mm x 260mm x 100mm (Figura 7.1): stati formati due distinti cumuli con le diverse quantità di aggregati e cemento, poiché per i due getti servono due quantità di calcestruzzo diverse.
Dopodiché si è proceduto con la costruzione molto accurata dei casseri.
Dopo essersi assicurati che fossero stati puliti bene la volta precedente si può cominciare con il montaggio, durante il quale le varie parti vengono cosparse col disarmante in dotazione (Sika Separol FV), con attenzione a coprire ogni loro parte (Figure 7.6 – 7.7).
Una volta che è tutto pronto si può cominciare ad impastare i vari elementi dentro la betoniera Polieri Mix300 da 0,25 , che è a disposizione nel laboratorio.
Il lavoro deve essere fatto con cura per ottenere un prodotto omogeneo non granuloso, ma neanche troppo fluido, facendo in modo che tutto il cemento si mescoli bene con gli inerti e infine si aggiungono delle dosi ben precise di disarmante, a seconda del getto che si sta effettuando.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Verifica e sperimentazione di un arco a conci con rinforzo in FRP ancorato per mezzo di spikes
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Canestrelli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Ugo Ianniruberto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 109 |
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