L'immagine della famiglia e la sua rappresentazione filmica in un'ottica sistemico-relazionale

In questi ultimi anni lo studio della famiglia si è arricchito di numerosi contributi interdisciplinari – storici, sociologici, psicologi e antropologici – nella convinzione che l'esame delle caratteristiche e del funzionamento dell'individuo debbano prendere le mosse non solo da ciò che gli appartiene in sé (nelle sue componenti cognitive, emotive e fisiologiche) ma anche da quanto nasce dal rapporto tra l'individuo e le sue relazioni familiari e sociali.
Ed è per questo motivo che ho reputato significativo effettuare un approfondimento del nesso che ci può essere tra le relazioni familiari e la loro rappresentazione filmica, rispetto innanzitutto all'esame delle caratteristiche relazionali. Con la teoria lewiniana del “gruppo”, si è visto come il rapporto tra individuo e ambiente circostante sia caratterizzato da un continuo scambio reciproco, nel senso che l'individuo costruisce il suo ambiente psicologico mediante le informazioni provenienti dall'esterno e nel contempo il suo comportamento influenza l'ambiente circostante.

Lo studio della famiglia ci permette perciò di esaminare le relazioni che uniscono l'individuo al sociale visto che essa é sempre stata riconosciuta nei vari approcci psicologici come l'elemento centrale nella costruzione delle caratteristiche dell'individuo, della sua identità e delle sue esperienze emotive.
Del resto l'individuo vive la sua esistenza sempre in un ambiente familiare, sia in quello attuale in qualità di coniuge o genitore e sia in quello della famiglia di origine quale suo riferimento psicologico interno che lo accompagna. La famiglia va considerata come un organismo biologico, avente una sua struttura, delle proprie regole e delle specifiche finalità, ovvero come un sistema aperto in continuo scambio con l'ambiente al quale potere applicare anche i principi della prima e seconda cibernetica; si pensi, ad esempio, in un'ottica di causalità lineare, alla comunicazione (stimolo) di un membro della famiglia che riceve un messaggio di ritorno (risposta) da parte degli altri componenti in grado di modificare il suo comportamento e che a sua volta potrà modificare quello degli altri in un processo interattivo continuo, di causalità circolare.
Più in generale, nella concezione della teoria dei sistemi di Bertanlaffy la famiglia viene considerata come un sistema relazionale in evoluzione che consente ai suoi membri di cambiare influenzandosi a vicenda. I principi sistemici che hanno contribuito a comprendere meglio le dinamiche familiari sono: la totalità, l'equifinalità, l'omeostasi e la morfogenesi.