Analisi dei flussi e degli spazi per lo studio di re-layout di una azienda produttrice di valvole

È arrivato il momento di determinare come sarà idealmente la sistemazione di ogni attività all’interno dei fabbricati.
L’obiettivo nella disposizione è cercare di rimanere il più possibile fedele al diagramma del rapporto tra gli spazi costruito in precedenza in cui sono riportate tutte le relazioni tra le varie attività modificandolo, dove necessario, solo per tenere conto dei vincoli citati.
Bisogna trovare una soluzione di compromesso che consenta di ottenere le modifiche che portano maggiori opportunità di miglioramento e di risparmio potenziale, ma cercando di mantenere un’organizzazione funzionale e di rispettare le necessità del personale e gli spazi movimentazione di mezzi e materiali.
Lo studio che ha portato alla realizzazione del diagramma dei rapporti tra gli spazi ha permesso di unire macchine, anche diverse tra loro, in una medesima area a seconda dei rapporti identificati tra le stesse e con altre aree/macchine cui queste hanno relazioni di vicinanza più o meno importanti.
L’approccio seguito è stato quello di cercare di mantenere questi raggruppamenti all’interno dei vari fabbricati smembrandoli solo a causa di vincoli o di mancanza di spazio. Si è così venuta a creare una disposizione che ricorda una configurazione “a zone”, soprattutto nel capannone lavorazioni leggere. In questo caso però non si tratta di isole caratterizzate dalla produzione di un unico o pochi prodotti.
Bisogna ricordare, infatti, che la disposizione ideale delle aree non è solamente basata su criteri di movimentazione del materiale e di flussi ma anche sull’interazione tra le varie aree di servizio.
Le “zone” possono essere composte da macchine che hanno in comune sia degli scambi di materiale tra di loro, sia scambi piuttosto regolari con macchine appartenenti ad una o più zone differenti poste in prossimità, ma anche utilizzo congiunto di attrezzature piuttosto che capacità di eseguire lavorazioni simili,…
Si è cercato di portare vicino alle entrate/uscite dai vari fabbricati le macchine o aree che hanno maggiori rapporti con l’esterno; o perché sono le prime aree in cui il materiale o i semilavorati passano al momento del loro ingresso nei fabbricati o viceversa perché sono le ultime aree prima che i particolari o il materiale venga portato all’esterno per continuare il suo processo produttivo in aree sistemate in altri fabbricati dello stabilimento.
In linea generale si è voluto adottare degli accorgimenti per garantire un più pratico rifornimento del materiale al magazzino componenti e nel complesso rendere più agevoli i movimenti dei mezzi tra le aree di lavorazione garantendo un maggiore incrocio tra le vie di movimentazione rispetto alla situazione AS IS.
L’area work in process per i componenti finiti e pronti da assemblare che nello schema dei rapporti fra gli spazi è un’unica area che dovrebbe idealmente servire tutte le zone di assemblaggio è stata mantenuta divisa come nella soluzione AS IS. Il forte vincolo imposto dal banco prova per le valvole di grosse dimensioni che non può essere mosso dalla sua posizione attuale fa si che anche l’assemblaggio di queste valvole debba avvenire in prossimità di tale area.
Quindi i particolari finiti ed il materiale necessario per eseguire questa operazione devono essere sistemati adiacenti alla zona di montaggio delle valvole di grosse dimensioni.