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La governance delle società per azioni: una comparazione tra l'Italia e il Regno Unito

La disciplina giuridica della public limited company

«Every company should be headed by an effective board, which is collectively responsible for the long-term success of the company. There should be a clear division of responsibilities at the board of the company between the running of the board and the executive responsibility for the tunning or the company’s business. No one individual should have unfettered powers of decision. The chairman is responsible for leadership of the board and ensuring its effectiveness on all aspects of its role».
L’enunciazione di tali principi nel Combined Code britannico sottolineano la responsabilità del consiglio nella conduzione e direzione della società.
Com’è stato posto in evidenza: «the role of the board of directors in overseeing the establishment and the maintenance of a strong control enviroment, and in overseeing the procedures for evaluating a system of internal accounting control, is particularly important». Il board può essere percepito come una finestra sul mondo, attraverso la quale il pubblico può vedere ciò che succede all’interno delle società e, queste ultime sono in grado di cogliere e capire meglio le attese della comunità.
La società ruota attorno al consiglio d’amministrazione ed è influenzata dalle sue decisioni.
«While board competencies, structures and practices vary across countries, the board everywhere plays a central and critical role in the governance of the company. A strong board participates effectively in company strategy and provides proper incentives for management, maximising value for all shareholders while protecting the legitimate interests of other stakeholders».
Le disposizioni del CA 2006 relative agli amministratori non coincidono del tutto per le private e public companies: solamente per le prime, ad esempio, può essere nominato un amministratore unico. Un certo interesse riveste anche la nuova Sec. 155 CA 2006, ai sensi della quale anche le persone giuridiche possono rivestire la qualifica di amministratori di altre società: la norma precisa peraltro che, nello svolgimento di tale funzione, la persona giuridica amministratore non potrà svolgere tale funzione da sola, dovendo necessariamente essere affiancata da almeno un amministratore persona fisica.
Per il Companies Act 2006, gli organi delle società di capitali sono il consiglio d’amministrazione e l’assemblea. Il modello di amministrazione previsto è di tipo monistico: si constata che rilevanza centrale assume il dovere che gli amministratori hanno, quello di vigilare con equilibrio sulla direzione degli affari della società e, come corollario, di individuare gli obiettivi strategici e gli standards di condotta, assicurare che la società stessa si doti delle necessarie risorse finanziarie ed umane per conseguire tali obiettivi, nonché sorvegliare l’attività del management. Come organismo investito del potere di vigilanza, il consiglio deve assicurare che la società sia dotata di adeguati sistemi informativi, amministrativi e di controllo, in grado di tenere costantemente informati gli organi competenti, se la società stessa stia conseguendo i suoi obiettivi.
Nel modello di common law la disciplina delle companies è basata sul rapporto soci – amministratori, ma questo rapporto, in quanto regolato dall’equity, è essenzialmente fiduciario, indipendentemente dalle strutture organizzative in cui può esser calato: ne consegue il tradizionale scarso rilievo attribuito ai rimedi di carattere procedimentale, rispetto a quello dei rimedi risarcitori per la tutela dei soci.
La «no profit rule» è descrittiva della norma di equity che vieta ad un amministratore di società di percepire un (non rivelato e) illegittimo profitto in ragione del suo ruolo fiduciario. La regola si fonda sul principio generale che prescrive che un amministratore, in qualità di trustee di un trust, deve evitare situazioni di conflitto di interesse nell’adempimento dei suoi doveri fiduciari assunti nella amministrazione della proprietà di cui è titolare la società, in qualità di beneficiary, nonché perseguire un interesse personale.

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La governance delle società per azioni: una comparazione tra l'Italia e il Regno Unito

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Informazioni tesi

  Autore: Pierfrancesco Ludovici
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Raffaele Lener
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 213

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Parole chiave

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companies act 2006
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