Padre Pio Guida Spirituale - La Teologia del battesimo negli scritti del santo di Pietrelcina

L'Epistolario ci attesta che questo ministero, inizia con una lettera inviata alle sorelle Cerase, dopo che queste ottennero il permesso del loro Direttore spirituale, padre Agostino, di scrivere al frate di Pietrelcina. La lettera porta la data del 2 agosto 1913.
In genere, il modo ordinario per dirigere le anime, è il dialogo diretto tra il Direttore spirituale e il fedele. Nell'angiografia cristiana, però, è frequente anche l'uso della corrispondenza epistolare. In verità, i maestri di spirito non nascondono o sottovalutano la difficoltà e gli inconvenienti della direzione epistolare; tuttavia ci sono circostanze nella storia delle anime, in cui essa è richiesta.
L'Epistolario di Padre Pio, è frutto di: "un impellente bisogno di molte anime che ricorrevano a lui […], le quali, spesso dopo il primo incontro, non seppero più privarsi dei suoi consigli e dei suoi indirizzi. La distanza ed altre cause contingenti, però, impedivano il colloquio diretto per esporre al Direttore i problemi, le difficoltà le aspirazioni».
Ecco quindi il ricorso alla corrispondenza epistolare, che Padre Pio accettava, con consapevole responsabilità, per volere di Dio, come una vera missione.
La motivazione, che spiega e giustifica una così fitta corrispondenza, è una sola: Padre Pio desidera rendersi utile alle anime, che si affidano alla sua direzione, impegnandosi ad adempiere con ogni sollecitudine il delicato e responsabile compito, che esigeva tempo, studio e preghiera; spinto dall'amore soprannaturale per le anime, egli vi si dedicava volentieri, senza risparmiarsi.
Padre Pio è consapevole che, non è sufficiente il desiderio di voler essere utile, è necessario che vi sia in primis volontà del Cielo. Prima di accettare il compito di Direttore spirituale, si sente in dovere di specificare, a chiunque voglia affidarsi alla sua direzione, le condizioni ben precise che devono esserci, mancanti le quali, egli palesa il suo rifiuto. Accetta l'istanza di direzione spirituale per due motivi: la manifesta volontà divina e il desiderio serio della persona di voler progredire nella santità.