L'incremento della digitalizzazione degli intermediari finanziari a seguito del coronavirus

In Italia, il PIL ha decelerato, gli investimenti hanno registrato un incremento inferiore rispetto agli anni precedenti, ed i prestiti alle imprese sono scesi a causa della bassa domanda di finanziamenti. La pandemia di Covid-19 ha causato una contrazione dell'attività economica, le quali conseguenze di medio lungo-periodo sono ancora difficili da prevedere a causa dell'incertezza in merito alla sua evoluzione futura.

"The pace and the degree of digital transformation is accelerating in the wake of COVID-19, with ever greater pressure to meet customers wherever they are. This calls for flexible, 'commerce everywhere' business models, and a renewed focus on employee experience to drive an enhanced customer experience." (Hernandez-Kakol M.).

Il circolo virtuoso tra innovazione digitale e trasformazione digitale è un motore fondamentale di nuovi modelli di business e mercati, le tecnologie digitali hanno il potenziale per rafforzare i sistemi scientifici e di ricerca che si stanno rivelando così fondamentali per la risposta e la ripresa del COVID-19 dei paesi. Tuttavia, i paesi riconoscono anche che il modo in cui vengono utilizzate queste tecnologie può comportare rischi per i valori incentrati sull'uomo, nonché per la privacy, la sicurezza e la protezione dei consumatori. Ciò dà ulteriore impulso ai loro sforzi per stabilire direzioni strategiche, anche a livello internazionale, dove i Principi dell'IA dell'OCSE sono solo un esempio di paesi che la pensano allo stesso modo che collaborano verso tecnologie affidabili.

Nel primo semestre del 2019 si è concluso il processo di riforma del settore delle Banche di Credito Cooperative, che ha modificato la struttura del sistema bancario, che "alla fine del 2019 comprendeva 55 gruppi bancari e 98 banche individuali, 229 in meno rispetto a un anno prima. Le succursali di banche estere erano 80. Ai 12 gruppi significativi era riconducibile oltre l'80 per cento delle attività complessive del sistema. Nel 2019 il numero di sportelli è sceso del 4,3 per cento. L'utilizzo di canali digitali riveste un ruolo crescente nell'interazione con la clientela." (Burini N., maggio 2020).

Stando ai risultati di un sondaggio condotto dalla Banca d'Italia su un campione di 120 banche, è risultato che, nel quadriennio 2017-2020, gli investimenti del sistema bancario nei confronti dell'innovazione tecnologica applicata ai servizi finanziari (FinTech) sarebbero pari a 620 milioni. Le banche, quindi, hanno investito numerose risorse nel campo dell'intelligenza artificiale: cloud, big data e sviluppo di piattaforme digitali. La digitalizzazione dei servizi finanziari permette di arricchire l'offerta di servizi a disposizione dei clienti, e al tempo stesso di migliorare la redditività, grazie alla riduzione dei costi di produzione e di distribuzione dei servizi. Un aspetto importante dell'investimento immateriale digitale sono i big data. Il termine si riferisce non solo alla dimensione e alla complessità di un set di dati, ma anche alle corrispondenti analisi. È una delle tecnologie digitali con la maggiore diffusione tra le imprese. Essi possono essere raccolti tramite piattaforme online e fornitori di servizi, per poi essere elaborati e analizzati in modo da generare entrate, ad esempio attraverso pubblicità mirate.

L'economia digitale nell'area dell'UE è inferiore rispetto agli Stati Uniti e il divario non si è ristretto di molto negli ultimi anni. La maggior parte dei paesi dell'area dell'euro ha un valore aggiunto dei settori digitali molto inferiore (in percentuale del PIL) rispetto agli Stati Uniti, con l'economia digitale dell'area dell'euro circa due terzi delle dimensioni di quella degli Stati Uniti.