La lotta per il riconoscimento dei diritti dei popoli indigeni in Brasile. Il caso dei guerrieri Xukuru
La Dichiarazione di Pátzcuaro e l’Istituito indigenista Interamericano
Il punto di inizio dell’indigenismo continentale interamericano è il 1940, anno in cui si svolse il primo Congresso indigenista interamericano a Pátzcuaro, in Messico.
Alla fine di questo Congresso venne redatto un documento, la Dichiarazione di Pátzcuaro, contenente una serie di raccomandazioni che affermavano il valore e il rispetto delle culture indigene.
Allo stesso tempo, però, all’interno di questa Dichiarazione le popolazioni indigene venivano considerate economicamente e socialmente deboli e, quindi, bisognose di protezione da parte degli stati delle Americhe in cui essi vivevano, i quali si dovevano occupare anche di migliorare le loro condizioni materiali e sociali.
Si trattava, dunque, di un progetto indigenista contraddittorio che mirava, da un lato, alla conservazione delle specificità culturali indigene e, dall’altro, all’integrazione di esse nel tessuto politico ed economico nazionale.
Tuttavia, l’aspetto più interessante della Dichiarazione consisteva nella presenza, al suo interno, di una serie di risoluzioni riguardanti alcuni aspetti che solo decenni più tardi entreranno a far parte del dibattito internazionale, come, ad esempio, l’inalienabilità della proprietà individuale e collettiva della terra, la promulgazione di legislazioni speciali a favore dei popoli indigeni, l’uso e la promozione della culture indigene, il rispetto delle istituzioni tradizionali e il riconoscimento della realtà giuridica non scritta.
Sulla base delle risoluzioni approvate dal Congresso venne creato, inoltre, l’Istituto Indigenista Interamericano (III), con sede a Città del Messico.
Secondo quanto stabilito nella Dichiarazione del 1940, le funzioni di questo istituto riguardavano tre settori principali: a. la raccolta e la diffusione di informazioni riguardanti le popolazioni indigene del continente; b. la promozione della partecipazione attiva nei processi
decisionali delle organizzazioni indigene; c. il coordinamento di azioni e la cooperazione tra i paesi membri al fine di risolvere i problemi degli indigeni e promuovere il loro sviluppo.
Il punto di partenza era l’idea che la questione indigena riguardasse tutto il continente americano e, quindi, fosse necessario che i diversi paesi collaborassero, pur di risolvere i problemi e integrare gli indigeni all’interno della comunità nazionale.
Oggi l’Istituto indigenista è stato chiuso, soprattutto a seguito dell’uscita degli Stati Uniti nel 2000. Esso, infatti, dipendeva finanziariamente per la quasi totalità da essi.
La Dichiarazione di Pàtzucuaro, oltre all’Istituto indigenista interamericano, istituì anche altre due istituzioni indigeniste: gli istituti nazionali e i congressi.
Essa, infatti, incentivò, all’interno dei paesi americani, la creazione di filiali dell’Istituto indigenista interamericano e, quindi, di agenzie indigeniste nazionali ad esso collegate.
Per quanto riguarda i congressi interamericani, la Dichiarazione stabiliva che essi si sarebbero dovuti realizzare ogni quattro anni, regola molto spesso non rispettata.
Durante questi congressi venivano approvate delle risoluzioni relative alle questioni indigene e ai possibili miglioramenti; esse non avevano carattere vincolante e, perciò, non venivano quasi mai rispettate, spesso anche a causa delle scarse risorse economiche.
Partecipavano a questi congressi i delegati governativi dei paesi americani ed esperti di questioni indigene; i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni indigene, invece, non erano quasi mai presenti.
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La lotta per il riconoscimento dei diritti dei popoli indigeni in Brasile. Il caso dei guerrieri Xukuru
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Informazioni tesi
Autore: | Martina Gazzaniga |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace |
Relatore: | Marzia Anna Linda Maria Rosti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 56 |
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