Le mafie straniere in Italia

La criminalità nigeriana è un'organizzazione criminale di tipo mafioso sviluppatasi in Nigeria agli inizi degli anni ottanta, in seguito alla crisi del petrolio, risorsa chiave del paese, che portò i gruppi dirigenti a cercare l'appoggio della criminalità per mantenere i loro privilegi. Desta scalpore il fatto che la Nigeria sia il sesto produttore mondiale di petrolio, ma per fabbisogno interno, il paese sia costretto a importare idrocarburi, favorendo in questo modo il contrabbando e la pirateria marittima che, periodicamente, si appropria di qualche nave cisterna per farla poi riapparire sul mercato nero.
I numerosi oleodotti che passano per la regione del delta, a causa di autorità corrotte, sono oggetto di continui prelievi illegali ai danni delle imprese occidentali, raffinati artigianalmente in impianti clandestini. Migliaia di famiglie vivono vendendo benzina e gasolio a prezzo maggiorato sul bordo della strada, mentre i benzinai, riconoscibili soprattutto dalle code chilometriche che possono durare anche dei giorni, esauriscono il prodotto in poche ore. I gruppi che gestiscono questo traffico sono numerosi e specializzati: dai foratori ai raffinatori, passando per i pirati, per i trasportatori e i venditori. Non si registrano tuttavia un coordinamento o una gerarchia, trattandosi di liberi imprenditori.
Versatilità e dinamismo sono le caratteristiche principali che contraddistinguono la criminalità nigeriana, la cui attività criminale è varia e intesse relazioni con la malavita della Germania, del Regno Unito, della Francia, della Russia e della Tailandia. I gruppi nigeriani fanno in modo di mantenere un basso profilo, entrando il meno possibile in contrasto con gli altri criminali, risolvendo eventuali problemi con le proprie forze. Si tratta dunque di una mafia estremamente pericolosa, ma meno appariscente ad esempio di quella albanese.
All'origine questi gruppi nascevano come organizzazioni per fini solidaristici, ma oggi si affrontano con metodi violenti e macabri per affermare la propria supremazia.
La criminalità nigeriana è formata principalmente da due gruppi contrapposti denominati: Black Axe e Eiye entrambi attivi soprattutto nel traffico degli stupefacenti e nello sfruttamento di connazionali. Nella società nigeriana, l'appartenenza a un gruppo è fondamentale, chiunque ha bisogno di protezione deve necessariamente far parte di un gruppo o di un altro. Chi è solo e non fa parte di uno dei due gruppi è destinato a soccombere. In termini pratici si tratta della lotta per la sopravvivenza. Chi non prende parte all'uno o all'altro gruppo viene ucciso selvaggiamente.
A capo degli Black Axe c'è un capo chiamato head o shakka che dura un anno e stabilisce le regole del gruppo; poi c'è il chief priest, questa è una persona vicina al capo, gli elders sono gli anziani che si riuniscono con il capo e lo assistono alle decisioni; i butchers hanno invece il compito di sanzionare con pene corporali quelli che violano le regole; il cbn è il segretario economo che ha il compito di gestire i soldi dell'organizzazione.
Il loro abbigliamento tipico è costituito da pantaloni neri, camicia bianca e berretto nero.
Gli Eiye sono invece costituiti da: ebaka, il presidente o capo, ostrich il vice-capo, engine si occupa dei combattimenti, flight commandant che decide i luoghi dove si devono svolgere le riunioni, pecker raccoglie i fondi, parrot canta l'inno durante le riunioni.