L'organo Cipriani Op. XV (1831) della chiesa di S. Giustina a Pernumia (PD)
La consolle
Il termine consolle indica la postazione di controllo dello strumento da parte dell'organista. Essa è costituita dai manuali, dalla pedaliera, dai comandi dei registri, dalle staffe e dai comandi di unione e annullamento. La consolle dell'organo Cipriani è di tipo a finestra con due tastiere: una per l'Organo Positivo e una per il Grande Organo più la pedaliera.
La trasmissione delle tastiere è di tipo a meccanica sospesa. Essa si caratterizza per la vicinanza dei manuali al corpo delle canne e per una certa pesantezza dei tasti, dovuta alla resistenza richiesta per lo stacco dei ventilabri, riscontrabile quando vengono azionati i meccanismi di unione delle tastiere. Il funzionamento di questo particolare tipo di trasmissione si basa su di un sistema di leve e tiranti che vanno a formare la catenacciatura: essa ha il compito di trasmettere la pressione del tasto al ventilabro stesso. La trasmissione meccanica, rispetto alle trasmissioni pneumatico-tubolari, elettriche, elettroniche ed elettroniche proporzionali, permette una prassi esecutiva più consapevole in quanto l'organista resta sempre in contatto diretto con il proprio strumento e, mediante un sapiente controllo della pressione sul tasto, può incidere sulla resa sonora delle canne. Corrado Moretti lo definisce come un «sistema perfetto, sia per la prontezza che non è aggressione e una gradualità che non è lentezza, sia per il caratteristico transitorio d'attacco che provoca nella canna e per la resa trasparente del suono, ch'è solo propria degli organi meccanici».
Le tastiere dell'organo Cipriani sono composte da due manuali di cinquantasei tasti ciascuno (Do1-Sol5) . La prima ottava è cromatica e presenta tutti i dodici semitoni. Se consideriamo le consuetudini dell'epoca, il particolare risulta interessante vista la prassi diffusa della cosiddetta «prima ottava corta» o «ottava in sesta»: l'ottava non veniva fatta iniziare dal Do1 ma, ad esempio, dal Mi1. Tale accorgimento aveva lo scopo di escludere le note meno utilizzate dal repertorio in voga, determinando, così, un cospicuo risparmio di spazio e denaro da parte dei committenti. [...]
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L'organo Cipriani Op. XV (1831) della chiesa di S. Giustina a Pernumia (PD)
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Varotto |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Conservazione dei Beni Culturali |
Corso: | Dams - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo |
Relatore: | Antonio Lovato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 94 |
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