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Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria

La conoscenza degli strumenti digitali

Gli strumenti digitali, come detto, nell’ottica del web 2.0 si sono moltiplicati, quasi ogni giorno se ne dà conto di nuovi, e si moltiplicano in modo esponenziale continuamente. In modo particolare questi strumenti vengono creati e programmati da chi ha assunto come proprio paradigma di lavoro l’idea del web 2.0, del web semantico, o web 3.0.
Non deve però spaventare la loro crescita esponenziale perché per ogni cosa che desideriamo fare in rete esiste sicuramente più di un’applicazione adatta ma non dobbiamo rincorrere quelle nuove con la paura di rimanere indietro, sarebbe impossibile.
Dobbiamo semplicemente ricercare, tramite siti specializzati o dedicati ad ambiti specifici, nell’ambito didattico o con motori di ricerca specializzati, l’applicazione che è utile al nostro scopo e avere l’accortezza di provarne alcune per trovare quella più adatta alle nostre finalità.
Forum dedicati a queste discussioni e organizzati secondo il principio delle comunità di pratica ormai abbondano e insieme a molti thread, alcuni non utili per noi, si possono trovare indicazioni preziose per arrivare alla soluzione. È l’applicazione pratica e concreta dell’intelligenza connettiva.
Per dare un’idea degli strumenti digitali che possiamo utilizzare, tenendo presente che a monte dev’esserci sempre la nostra consapevolezza, intenzionalità e capacità di progettazione didattica, faremo ora un excursus grazie anche ad una presentazione in power point uploadata in internet su slideshare che mette insieme 94 applicazioni educative del web 2.0. Ho detto una presentazione in power point, potrebbe essere fatta con un software open source tipo Imprress dal pacchetto open office (siamo alla release 3.1) oppure con key note di Apple, che viene uploadata in un social network come slideshare in cui, dopo essermi registrato e loggato (da login, tutti termini dello slang dei fruitori del web ormai noti), inserisco il mio lavoro e decido se condividerlo con tutti, con gli amici, con il gruppo di lavoro cooperativo con cui sto attuando un progetto, con gli studenti.
Le applicazioni web 2.0 utili per un approccio didattico/educativo di tipo learning by making and collaborative, aggiungo io, sono dunque molte. L’autrice Ana Garcìa Sans, prima di elencare le applicazioni, spiega che tali applicazioni sono in pratica degli attrezzi gratuiti sottoposti a migliorie continue, che permettono la socializzazione, si integrano fra di loro e offrono la possibilità di uno sviluppo delle competenze digitali ad alto livello per le generazioni dei nativi digitali, di coloro che sono cioè nella fase di apprendimento.
Basterebbe ciò per convincere qualche ulteriore scettico sull’apprezzabilità didattica degli strumenti digitali ma ne elencheremo alcuni, rimandando alla visione di tutta la presentazione al sito web citato in nota n° 29.
Con tale presentazione l’autrice, con lei le persone che hanno commentato, condiviso e contribuito a questo lavoro, intende far conoscere le applicazioni che possono aumentare le competenze digitali sia le più semplici sia le più complesse. Si parte dalle più conosciute e dalle più semplici come Firefox, ormai famoso browser di navigazione, google Chrome, ultimo arrivato tra i browser, naturalmente i motori di ricerca, prima fra tutti google (con le varie tipologie di ricerca avanzata), google Earth, Wikipedia, l’ormai famosa enciclopedia libera, gigapedia, traduttori gratuiti online, posta elettronica con google mail (o similari, non si vuol qui indicare per forza una scelta ma viene valutato un’applicazione come servizio nell’ottica analizzata sopra), i vari servizi di google come organizer, documenti, scribd (per caricare documenti di vari formati online.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il web 2.0 e la prassi didattica nella scuola primaria

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Informazioni tesi

  Autore: Paolo Aghemo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Corso di Studi in Scienze dell'Educazione - Modalità FAD
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Stefano Lisi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 223

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