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La crisi del diritto penale nella società post-moderna. Analisi degli elementi generativi, risvolti e strategie di gestione.

La condizione carceraria

Ogni società, seguendo il paradigma sanzionatorio, propone delle pene per condannare i comportamenti che ritiene devianti, che a differenza di quanto spesso si creda, non sono sempre il carcere. Le prime sanzioni applicate sono state la pena di morte e la tortura, presenti sin dall’antichità. La reclusione veniva usata solo come metodo preventivo in attesa di processo, per motivi di salute pubblica (lazzaretti, quarantene) o per persone moralmente inadeguate (prostitute, barboni, mendicanti, libertini, ecc).
Con l’avvento dell’illuminismo vi fu un cambiamento di prospettiva, e s’intuì come i detenuti potessero essere usati come braccia da lavoro. Le fasi iniziali del passaggio da società feudale a industriale furono caratterizzate da una bassa propensione all’abbandono delle campagne. Ne derivò che i primi lavoratori in fabbrica avevano un forte potere contrattuale, in quanto la loro sostituzione sarebbe risultata difficoltosa. Il carcere in questo caso serviva come reclutamento di manodopera, in modo da creare concorrenza nel mercato. L’istituzione quindi assunse una funzione produttiva, mettendo in secondo piano gli aspetti punitivi. Col trascorrere del tempo però le migrazioni verso le città si fecero sempre più corpose, aumentando la manodopera e riducendo la funzione produttiva degli istituti, fino ad annullarla. Da questo punto il carcere ha assunto la funzione del far sapere all’esterno che la vita al suo interno è peggiore. La punizione assorbe le funzioni rieducative e di reinserimento nella società. Secondo Beccaria la pena doveva essere commisurata alla gravità della violazione. Il carcere oggi può essere inteso come la massima materializzazione del diritto penale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La crisi del diritto penale nella società post-moderna. Analisi degli elementi generativi, risvolti e strategie di gestione.

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Informazioni tesi

Master Interateneo La mediazione come strumento operativo all'interno degli ambiti familiare, penale e civico.
  Autore: Alberto Bullo
  Tipo: Tesi di Master
Master in
Anno: 2009
Docente/Relatore: Martina Sarasin
Istituito da: Università degli Studi di Padova
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 82

FAQ

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