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La mediazione penale nel processo davanti al giudice di pace

La conciliazione come principio generale che informa il processo davanti al giudice di pace

L’istanza conciliativa è innanzitutto espressa nell’art. 2 d.lgs. 274/2000, sotto la rubrica “Principi generali del procedimento davanti al giudice di pace”. Il comma 2 afferma che “nel corso del procedimento, il giudice di pace deve favorire, per quanto possibile, la conciliazione tra le parti”. Tale articolo è espressivo di un’opzione legislativa che vede nel processo il luogo della conciliazione più che della punizione e demanda al giudice il compito di promuovere la composizione pacifica del conflitto intercorrente tra le parti. Esso crea un “meccanismo proiettato alla realizzazione di condizioni di pace sociale, strumento utile a recuperare la fiducia del cittadino nel sistema giustizia e antidoto contro forme di giustizia privata”.
Stando alla lettera della norma, il tentativo di pacificazione tra autore del reato e persona offesa sembra porsi come incombente doveroso e non rimesso alla valutazione discrezionale del giudice.
Il principio trova un limite logico nel fatto che alla giurisdizione di pace è attribuita competenza anche in ordine a reati concernenti interessi sovraindividuali, per i quali non è possibile identificare una singola persona offesa con cui instaurare il rapporto conciliativo. Inoltre, il tentativo di conciliazione è sempre subordinato al consenso dei relativi protagonisti. E’ quindi opportuna la presenza dell’inciso “per quanto possibile”: lo spazio di praticabilità della soluzione mediativa è condizionato sia dalla natura e rilevanza degli interessi in gioco, sia dalla disponibilità dell’autore del reato e della vittima alla conciliazione.
Per quanto riguarda la collocazione temporale della mediazione, la locuzione “nel corso del procedimento” è molto generica. Ad ogni modo, il tentativo di conciliazione, ove se ne volesse enfatizzare la diversità rispetto al sistema tradizionale ed assicurare ad esso una maggior probabilità di riuscita, dovrebbe intervenire in una fase vicina alla commissione del reato, non ancora “contaminata” dalla logica del processo e quindi dalla ricerca di una soluzione autoritativa al conflitto.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La mediazione penale nel processo davanti al giudice di pace

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Informazioni tesi

  Autore: Sabrina Bellenzier
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze giuridiche
  Relatore: Roberto Kostoris
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

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