''Comunità dal futuro condiviso''': Origine, significato ed evoluzione
La Comunità dal Futuro Condiviso nei discorsi ufficiali del Partito
Nel precedente capitolo abbiamo esplorato le origini dell’idea di una comunità dal futuro condiviso indagando principalmente nel passato della Cina e nella sua filosofia classica. In questo secondo capitolo l’analisi sarà focalizzata sull’uso vero e proprio che è stato fatto di questo concetto dalle diverse leadership cinesi. La tesi qui sostenuta è che l’idea di una comunità dal futuro condiviso sia stata prima sperimentata a livello nazionale, per parlare delle diverse comunità etniche nel Paese, poi proiettata all’esterno verso Taiwan e la periferia della Cina e infine proiettata in tutto il mondo.
Condividere lo stesso destino e pensare con una sola mente
Come già accennato, in questa prima parte ci occuperemo di come la leadership cinese ha tentato di costruire una comunità dal futuro condiviso all’interno dei suoi confini nazionali. La civiltà cinese è un mosaico di popoli e culture molto diverse, ben lontano dall’idea occidentale di una Cina monolitica, tutta uguale. L’ultima dinastia cinese, la dinastia Qing, ad esempio, non era una dinastia di origine Han ma di origine mancese. Questo dovrebbe far riflettere su come il popolo cinese si relaziona con la diversità culturale. Nonostante questo, però, in un paese così vasto e così diverso, è inevitabile che sorgano delle frizioni e degli scontri. Per questo motivo la stabilità interna e l’unità dello Stato sono sempre stati degli obiettivi centrali per gli imperatori del passato così come per il Partito. La creazione di una comunità dal futuro condiviso, quindi, deve essere letta come un tentativo di rendere il popolo cinese unito al di là delle differenze ideologiche culturali ed etniche.
Le comunità interne
Il 20 gennaio del 2000, l’allora Segretario Generale del PCC Jiang Zemin, in quanto rappresentante del Comitato Permanente dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale, ha pronunciato un discorso dinanzi ai membri dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale. Tale discorso è costruito sulla base delle opinioni degli altri membri del Comitato Permanente in merito alla campagna delle “Tre enfasi”. Una della prime sezioni del discorso è dedicata all’analisi del lavoro effettuato dal Comitato Permanente nel decennio precedente, quindi durante gli anni Novanta. In merito alle politiche e agli obiettivi del Partito e del governo riguardo alle minoranze etniche, Jiang Zemin si è espresso in questo modo:
Abbiamo sottolineato che tutti i gruppi etnici dovrebbero respirare la stessa aria, condividere lo stesso destino e pensare con una sola mente. Abbiamo promosso l’idea che il gruppo etnico degli Han ha bisogno delle minoranze etniche e le minoranze etniche hanno bisogno degli Han, così come le minoranze etniche hanno bisogno l'una dell'altra.89
Potremmo far risalire, dunque, l’idea della creazione di una comunità dal futuro condiviso a questa affermazione di Jiang Zemin, anche se il significato è diverso rispetto all’idea presentata da Xi Jinping. Le parole dell’ex Segretario Generale riecheggiano il sentimento di unione e armonia tipicamente confuciani, un’unione però che non presuppone l’eliminazione delle differenze, aspetto che abbiamo già sottolineato nel primo capitolo. Chi scrive crede che il significato di “condividere lo stesso destino” riguardi il fatto che in quanto cittadini dello stesso Paese, ovvero la RPC, tutti dovrebbero contribuire alla sua crescita. Il Partito, dal canto suo, si impegna a rispettare le libertà culturali di ogni etnia in uno scambio che risulta vantaggioso per entrambe le parti.
Negli anni successivi, l’uso della formulazione “destino comune” per parlare del rapporto tra le diverse etnie del territorio della RPC è stato frequente. Per citare solo due esempi: nel 2004 sul sito della Rappresentanza permanente della RPC presso le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali a Vienna è stato pubblicato un testo dal titolo “National Minorities Policy and Its Practice in China” in cui viene sottolineato come “Per via delle loro connessioni politiche, economiche e culturali, tutti i gruppi etnici in Cina hanno condiviso il destino e gli interessi comuni nel loro lungo sviluppo storico, creando una forte affinità e coesione”90. Nel 2009 in un altro documento ufficiale intitolato “China's Ethnic Policy and Common Prosperity and Development of All Ethnic Groups” ritroviamo la seguente dichiarazione:
Le persone di tutti i gruppi etnici respirano sotto lo stesso cielo e condividono lo stesso destino; dovrebbero prendersi cura l'uno dell'altro, promuovere la coesistenza pacifica e lo sviluppo armonioso, rafforzare e sviluppare continuamente le relazioni etniche socialiste basate sull'uguaglianza, la solidarietà, l'assistenza reciproca e l'armonia, dedicano tutto alla costruzione della modernizzazione socialista, e rendono il nostro paese forte, la nostra nazione prospera e il nostro popolo felice91.
Dunque, appare chiaro che per il governo cinese e per il Partito è fondamentale avere una società unita, armoniosa e collaborativa ancora prima di poter creare una comunità globale dal futuro condiviso. L’unità del popolo cinese è uno degli obiettivi principali del PCC dopo la fine della Guerra civile e ciò è visibile anche nell’aggressiva politica verso Taiwan, Hong Kong e Macao. Probabilmente anche questo è uno degli obiettivi a medio-termine che contribuiranno al “ringiovanimento della nazione” e alla costruzione di un’immagine del Paese forte e coeso.
89 Jiang Zemin (江泽民) “Discorso sulla partecipazione alle "Tre enfasi" del Comitato Permanente dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale” 20 gennaio 2000, Selcted Works of Jiang Zemin, Vol. II (Beijing: Foreign Language Press, 2012), p.531
90 Rappresentanza permanente della Repubblica Popolare Cinese presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Vienna (中华人民共和国常驻维也纳联合国和其他国际组织代表团 zhonghua renmin gonghueguo changzhu weiyena lianheguo he qita guoji zuzhi daibiaotuan) Politiche sulle minoranze nazionali e pratiche in Cina, https://perma.cc/9GYX-Z6U4 ultimo accesso 4 febbraio 2022
91 Rappresentanza permanente della Repubblica Popolare Cinese presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Vienna (中华人民共和国常驻维也纳联合国和其他国际组织代表团 zhonghua renmin gonghueguo changzhu weiyena lianheguo he qita guoji zuzhi daibiaotuan) Politica etnica della Cina, prosperità comune e sviluppo di tutti i gruppi etnici, https://perma.cc/D3EW-4C4Y ultimo accesso 4 febbraio 2022
Questo brano è tratto dalla tesi:
''Comunità dal futuro condiviso''': Origine, significato ed evoluzione
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Informazioni tesi
Autore: | Ilaria Manganiello |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni internazionali |
Relatore: | Flora Sapio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 138 |
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