La politica della comunicazione dell'Unione europea. Il caso della Rappresentanza della Commissione europea in Italia

La Commissione europea è sicuramente l’organo più noto dell’Unione. Si tratta di una sorta di organo esecutivo, per certi versi simile ad un governo nazionale, ma solo in parte subordinato alla concessione della fiducia da parte dell’organo rappresentativo. La Commissione europea attuale è l’erede delle tre Commissioni che rappresentavano le tre comunità distinte: Ceca, CEE ed Euratom. La prima “Commissione” europea, quella della Ceca, si chiamava Alta Autorità ed era composta da nove membri. A essa si affiancarono, dopo la firma dei Trattati di Roma, la Commissione della CEE (ancora nove membri per i sei paesi partecipanti) e quella dell’Euratom, che invece era composta da cinque membri. La necessità di coordinare in maniera efficace il funzionamento delle tre comunità, portò alla firma del Trattato di Fusione degli esecutivi, che entrò in vigore il 1° luglio 1967. Da allora per Commissione europea s’intese l’organo preposto alla vigilanza sull’applicazione dei trattati di tutte le Comunità, con il compito di sviluppare proposte legislative per l’Unione e gli interessi della Comunità nel suo insieme.39 Presentata frequentemente come la struttura amministrativa dell’UE, la Commissione è in realtà tanto qualcosa di più, quanto qualcosa di meno di questo. Qualcosa di più nel senso che i Trattati e la pratica politica le hanno assegnato poteri propositivi e deliberativi assai più ampi, perlomeno in teoria, di quelli che competono alle amministrazioni nazionali.