Partecipazione del privato e preavviso di rigetto
La collaborazione procedimentale
Prima dell’adozione della legge n. 15 del 2005 l’interessato veniva informato dei fattori ostativi all’accoglimento della domanda solo con il provvedimento finale, e pertanto, a questi non rimaneva che la strada giurisdizionale per lamentare il mancato esercizio dei poteri di integrazione documentale oppure, una volta ripristinate le condizioni per il rilascio, attendere all’onere di attivare un procedimento del tutto nuovo e distinto rispetto a quello precedente.
Sulla scorta di simile premessa la dottrina ha sollecitato nuove forme di collaborazione del privato, come strumento di mediazione tra la partecipazione e l’efficienza dell’amministrazione. Parte degli autori si sono, per esempio, rammaricati del fatto che il sistema legislativo italiano non avesse predisposto ipotesi di istruttorie procedimentali orali o svolte secondo la forma dell’audizione pubblica degli interessati, che avrebbero potuto conciliare le diverse esigenze di partecipazione e speditezza processuale ( cfr., E. CASETTA, 1998, 346).
Altra dottrina ha ritenuto che il contrasto tra partecipazione ed efficienza si potesse risolvere ponendo attenzione al significato più profondo della partecipazione e dell’efficienza, entrambe volte a realizzare un interesse pubblico che esprime interessi della società: l’interesse privato, infatti, diviene una componente dell’interesse pubblico e non un suo antagonista, la società coopera con la pubblica amministrazione, prima che opporsi ad essa (cfr., M. CARTABIA, Milano, 1991, 81 ).
Secondo un’altra interpretazione, sebbene il meccanismo della partecipazione renda più complicata l’azione dell’amministrazione ed in una certa misura più complesso il procedimento, tuttavia, attraverso tali meccanismi e la struttura del procedimento amministrativo, può essere formulato un giudizio di valori comparativo, in relazione al quale l’importanza delle garanzie che in questo modo vengono date a ciascun soggetto amministrato supera di gran lunga lo svantaggio per l’amministrazione, e per gli stessi cittadini che subiscono anche il potenziale allungamento dei procedimenti che tale svantaggio comportano (cfr., G. FALCON, 2000, 124).
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Partecipazione del privato e preavviso di rigetto
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Arduino |
Tipo: | Tesi di Specializzazione/Perfezionamento |
Specializzazione in | Scuola di Specializzazione per le Professioni legali |
Anno: | 2010 |
Docente/Relatore: | Daniele Buffa |
Istituito da: | Università degli Studi di Palermo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 79 |
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