La responsabilità infermieristica, in area critica, nelle differenti situazioni emergenziali

In questa sede prendiamo in considerazione gli eventi di Tipo C: calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari.
In questi casi, la Protezione Civile, le Forze Armate, i Vigile del Fuoco, la Croce Rossa Italiana, e le figure sanitarie collaborano ognuna nei loro ambiti per cercare di ristabilire le condizioni precedenti l'evento.
Il Dipartimento della Protezione Civile nelle emergenze di Tipo C valuta la situazione e allerta le altre Strutture Operative Nazionali coordinandole sul territorio, comprende quali sono le iniziative del soccorso da attuare e una volta terminata la fase di emergenza, cerca di riportare il territorio e la popolazione alla condizione più simile a quella precedente l'evento.
Le Forze Armate offrono personale organizzato e addestrato con equipaggiamento specifico. Hanno la capacità di costruire ponti mobili, aviomobili, cucine da campo e fornitura di acqua potabile, sono particolarmente indicati per particolari zone geografiche (es. montagna). Forniscono contributo in operazioni di soccorso, ricerca delle persone e allestiscono velocemente ospedali da campo.
I Vigili del Fuoco oltre a neutralizzare gli incendi possono liberare i feriti intrappolati, aprire vie di accesso e di uscita in caso di crolli, forniscono equipaggiamento speciale (es. luci e sollevatori), dispositivi per la decontaminazione ed estricano cadaveri. Per tutte queste operazioni esistono protocolli nazionali che valgono per tutti i Vigili del Fuoco e per la collaborazione ottimale con l'equipaggio del 118. È compito di questo corpo stabilizzare e prevenire il peggioramento della situazione per poter dichiarare che la scena è sicura e quindi poter operare i successivi interventi. [...]