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Verifica dell'efficacia dell'approccio di educazione alla nutrizione Mangia per piacere®. Studio pilota della variazione di composizione corporea in soggetti sovrappeso e confronto con individui trattati con dieta standard a basso apporto di carboidrati.

La chirurgia bariatrica: benefici e controindicazioni

La chirurgia bariatrica è considerata l'approccio più efficace sia per ottenere un calo ponderale ingente e duraturo sia per diminuire la probabilità di manifestare comorbidità associate all'obesità.

Nonostante questo, ci sono alcune preoccupazioni riguardo a questo tipo di chirurgia, che la assocerebbero a potenziali effetti avversi sia nutrizionali che psicologici. Si riscontrano infatti cambiamenti nell'intestino, nel cervello e in altri organi, oltre alle modifiche riguardo al metabolismo energetico, all'omeostasi glucidica e al comportamento. Si verificano inoltre variazioni a livello della scelta del cibo, delle funzioni gustative, della fame edonica (ovvero il consumo di cibo dettato unicamente dalla sensazione di piacere e non dalla vera necessità di assumere cibo ed energia per l'organismo (21); si contrappone alla fame omeostatica, ossia la fame causata dalla reale necessità di assumere calorie), dell'autocontrollo a seguito della chirurgia bariatrica, ma la loro importanza nella diminuzione dell'appetito non è ancora stata dimostrata scientificamente: nessuno dei meccanismi ipotizzati per spiegare i cambiamenti nei diversi organi indotti dalla chirurgia è stato confermato (22).

A conclusione di queste considerazioni, la perdita di peso "risveglia" le difese immunitarie dell'organismo umano, con lo scopo di ri-immagazzinare le scorte corporee energetiche perdute. È quindi necessario comprendere più a fondo come questa propensione del corpo contrasti con gli interventi comportamentali, farmacologici, ambientali e via dicendo che vengono attuati dall'esterno. Dunque, per essere efficaci questi interventi volti a prevenire il recupero del peso perso con la dieta devono essere potenti e completi tanto quanto i meccanismi messi in atto dall'organismo.

Alla luce di queste evidenze, le strategie per contenere l'odierna pandemia di obesità devono quindi essere rivolte anche agli individui normopeso inclini a seguire una dieta dimagrante, nonostante per loro non esista un effettivo bisogno di ridurre il peso corporeo.

La mancanza di una definizione univoca di "Recupero del peso"


Per approfondire l'argomento della perdita di peso e il successivo recupero dei chili persi, uno studio fornisce evidenze che l'entità e il significato clinico del recupero del peso che avviene a seguito della chirurgia bariatrica sono ancora poco chiari, a causa della mancanza di una definizione univoca di "recupero del peso". In questo studio si è infatti riscontrata un'enorme differenza nei risultati di pazienti caratterizzati dal riacquisto dei chili persi, a causa della discrepanza nelle definizioni di quest'ultimo. Il recupero del peso perso dopo la chirurgia bariatrica è stato associato al peggioramento della qualità della vita, alla ricomparsa del diabete di tipo 2 e ad altre comorbidità (24, 25).

Alcune delle definizioni di recupero di peso prese in considerazione sono:
• Un aumento di 10 kg rispetto al nadir (ovvero il peso più basso raggiunto dopo l'operazione)
• Un aumento maggiore del 25% del peso perso rispetto al nadir
• Un aumento del BMI di 5 kg/m2 dal nadir
• Recupero ponderale fino ad un BMI maggiore di 35 kg/m2 dopo una perdita di peso
• Un aumento maggiore del 15% del peso corporeo totale rispetto al nadir
• Qualsiasi recupero di peso

Utilizzando tutte queste definizioni, le differenze nei risultati sono enormemente rilevanti, non permettendo conclusioni sicure e confronti utili allo scopo. Quindi, la prevalenza del recupero del peso nella popolazione a seguito di chirurgia bariatrica dipende in larga parte da quale di queste definizioni viene utilizzata nella valutazione.

Nei pazienti più giovani il rischio di riacquistare peso e di sviluppare problemi ad esso correlati è più alto, pertanto sono necessari studi approfonditi per questo gruppo di popolazione. In più, il miglioramento della qualità della vita correlata alla salute è uno dei risultati più importanti che si associano alla chirurgia bariatrica, dunque il recupero di peso significativo dovrebbe essere associato al deterioramento della qualità della vita. Le evidenze mostrano infatti che la qualità della vita migliora molto dopo l'intervento di chirurgia bariatrica e questo è correlato all'entità del peso perso; esse mostrano anche una forte associazione con la salute fisica e in misura minore con la salute mentale (26).

Tutte le definizioni odierne del recupero del peso e della perdita di peso significativi misurano solamente il peso corporeo per definirne il relativo successo terapeutico, ignorando lo stato di salute, le esperienze emotive e le eventuali ricadute del paziente. Dunque, altri elementi chiave dovrebbero essere inclusi nella definizione di recupero di peso significativo, come la remissione delle comorbidità e il miglioramento della qualità della vita correlata alla salute del paziente. Inoltre, riguardo al calo ponderale, è di fondamentale importanza considerare la perdita di peso che appartiene alla massa grassa, risparmiando invece la massa magra: non bisogna dunque considerare il calo di peso totale, ma operare una distinzione tra questi due compartimenti corporei, i quali, se vengono equilibrati in modo corretto, implicano la buona ed efficace riuscita del dimagrimento dell'individuo.

In conclusione, si deduce che in linea teorica la definizione di recupero del peso significativo dovrebbe includere (i) il peso, (ii) la qualità della vita e (iii) il livello di remissione delle comorbidità. [...]

Informazioni tesi

  Autore: Gloria Brozzetti
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze e Tecnologie
  Corso: Biologia
  Relatore: Fiorenzo  Pastoni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 88

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alimentazione
nutrizione
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stato nutrizionale
educazione nutrizionale
biologia della nutrizione
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