La Spettacolarizzazione Televisiva della Politica
La centralità dei media nell’arena politica
La comunicazione politica viene comunemente definita “il prodotto dello scambio fra i tre attori dello spazio pubblico: il sistema politico (le istituzioni, i partiti, i politici), il sistema dei media (le imprese di comunicazione, i giornalisti) e il cittadino-elettore. Tale scambio avviene in massima parte attraverso i canali della comunicazione di massa e presuppone un ruolo centrale dei media, che fa di essi i perni intorno ai quali ruota il discorso politico, cioè il dibattito pubblico che caratterizza il processo democratico. Lo scambio tra i tre attori è tuttavia sbilanciato a favore dell’interazione tra i primi due (il sistema politico e i media) mentre il terzo attore, il pubblico dei cittadini, è di fatto relegato a svolgere un ruolo residuale, al punto da considerare il cittadino come uno spettatore più che un attore della comunicazione politica”.
La centralità dei media in ambito politico è una tipicità dell’era contemporanea, dove la comunicazione di massa ha un ruolo preponderante, conquistato attraverso una rapida diffusione e con grande successo, ponendosi accanto a realtà tradizionali quali chiesa, scuola, partito.
“Prima della mediatizzazione della politica viene prima una mediatizzazione della società: i media, soprattutto quelli elettronici sono un ingrediente essenziale della società postindustriale, più ancora di quanto lo fosse la sola stampa nella società industriale, che era un mezzo di comunicazione delle elite culturali e imprenditoriali. Tra i media soprattutto la televisione influenza la formazione delle mode e dei gusti, ma anche la diffusione delle idee e delle conoscenze. Come era entrata nelle case entra anche nella politica grazie alla sua funzione di mezzo di informazione, di osservatrice della lotta politica e poi di palcoscenico di questa.
La mediatizzazione della politica è stato un processo graduale, che ha preso forme e intensità diverse nei differenti contesti nazionali, ma che è stato inevitabile in tutti, per il carattere di necessità che i media hanno assunto nella società contemporanea. La centralità dei media è dovuta, inoltre, alla natura intrinseca della comunicazione di massa. E’ attraverso la comunicazione di massa che pochi emittenti (in questo caso le istituzioni e i politici), possono raggiungere il grande pubblico dei cittadini-elettori, condizione essenziale per la gestione della politica nelle democrazie di massa. Ma i mass media non si limitano a fare da tramite: essendo organizzazioni con finalità proprie che non coincidono necessariamente con quelle degli emittenti politici e con proprie regole di funzionamento, sottopongono i messaggi provenienti dalla sfera politica ad un’importante mutazione per farli corrispondere alle proprie esigenze produttive. Ne risulta che i politici che vogliono indirizzare un messaggio al pubblico dei cittadini devono negoziare con i media tempi, modalità registri e sempre più spesso gli stessi contenuti”.
Questo fa sì che i media abbiano un grande potere nella sfera politica che “non risiede soltanto nella funzione di mediazione ma anche nella assunzione di ruoli che attengono alla essenza stessa della democrazia, quale quello di porsi come interlocutori e/o controllori del potere politico. Ma se i media sono necessari alla politica anche la politica è necessaria ai media. Questi non possono prescindere dal rapportarsi alla sfera politica, sia perché la loro attività è ovunque oggetto di regolamentazione, sia perché in alcuni sistemi politici media e politica sono parte della stessa elite del potere e sia perché nella produzione di informazione sulla politica i media dipendono dalle fonti politiche”.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La Spettacolarizzazione Televisiva della Politica
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Informazioni tesi
Autore: | Emiliano De Marco |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze della politica |
Relatore: | Giulio Lughi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 162 |
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