Il contratto di rete
La causa del contratto di rete
"Accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato" [C. Scognamiglio], questa è la causa del contratto di rete. Questo sembra più un concetto economico che giuridico e alquanto vago ed indeterminato, che è molto vicino alla finalità soggettiva piuttosto che alla funzione economico-sociale del negozio. Poter definire quindi la causa del contratto in sede di sottoscrizione sembra un mero esercizio sintattico, il quale non è complicato, fondamentalmente può ricomprendere di tutto.
La questione è che gli imprenditori si aggregano con il contratto di rete, nelle intenzioni del legislatore, per perseguire attraverso la rete un obiettivo e questo deve essere davvero perseguito e soprattutto deve essere realizzabile, non certo poter affermare di conseguirlo con certezza ma quanto meno in base agli obiettivi ed ai conferimenti, chi è chiamato al suo controllo di legalità deve ravvisare in esso elementi credibili.
Nelle intenzioni, sempre del legislatore, il contratto di rete ha una causa ben precisa quindi, ossia quella di porre tra i pilastri di un accordo tra imprenditori lo sviluppo delle loro aziende, accrescerne la redditività attraverso diversi gradi di integrazione che come è stato già accennato, nel caso del contratto di rete, questo assume dei caratteri tali da non essere precisamente inquadrabile tra le categorie contrattuali esistenti, bensì con questo contratto se ne crea una nuova che non ha precisa connotazione, ha natura come variamente definito “transtipica”.
La sua natura è molto importante ricordarla tra gli elementi della “causa”, difatti è per questa sua natura, che ne deriva una fattispecie tipica ma sicuramente nei contenuti anche vaga che non è né un consorzio (ma gli somiglia) né una società (dato che ne richiama aspetti fondamentali), questa è capace di ricomprendere molteplici tipi di collaborazione. Da ciò si desume che i due aspetti determinanti per verificare la sussistenza della causa sono il programma e la dotazione patrimoniale. Questi due aspetti diranno se gli obiettivi programmatici sono realizzabili, se chi li deve realizzare li può davvero realizzare ed infine se la dotazione patrimoniale, almeno quella al momento della stipula sia adeguata.
Da tenere in considerazione è la condizione in cui versano le imprese italiane, le quali sono estremamente preoccupanti, la loro capacità di essere competitive con i concorrenti stranieri si riesce a misurare su pochi comparti produttivi, costi eccessivi e tassazione elevata ma soprattutto una scarsissima propensione all’innovazione ne ostacolano fortemente lo sviluppo. Creando uno strumento come il contratto di rete c’ê chi scorge un certa intrusione nella libertà negoziale degli imprenditori, ma d’altra parte la stessa estensione alla rete di agevolazioni previste per altre tipologie di cooperazione ne ribadisce l’utilità, creando collaborazioni "attinenti all’esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica". A questo proposito si potrebbe parlare anche di causa di rete.
Un aspetto che include le ragioni della causa sono rapporti interni alla rete, i benefici che ne devono ricavare i partecipanti "individualmente e collettivamente", questi non trovano specifiche regole nel dettato normativo, se ne possono desumere i caratteri dal testo contrattuale, in questo, gli imprenditori definiranno in base alla tipologia di apporto, al loro ammontare, se economico, al ruolo ed il peso di ogni partecipante la propria causa.
Grazie alla presenza, facoltativa, di un organo comune si può costantemente controllare l’andamento della rete: questo è fondamentale dato che la concreta possibilità che un partecipante si veda costretto per le più svariate ragioni a dover abbandonare la rete è da tenere sempre in considerazione, questo può determinare l’irraggiungibilità dello scopo ed il conseguente scioglimento della rete oppure una semplice defezione che non comprometterà il proseguo della collaborazione.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il contratto di rete
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Informazioni tesi
Autore: | Dario Fiorenza |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale |
Corso: | Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace |
Relatore: | Fabrizio Piraino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 77 |
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