Il romanzo di formazione
La Bildung
Il romanzo di formazione può essere considerato un romanzo didattico. In esso il lettore, infatti, trova alcuni spunti educativi nel leggere dell’educazione del protagonista. Educazione che non trova la sua attuazione prevalentemente nella scuola, ma nelle esperienze della vita.
La vita stessa si pone come maestra, porta alla maturazione del protagonista attraverso varie esperienze, positive e negative. E la crescita maggiore si ha forse attraverso quelle negative. Nell’errore, e soprattutto "nel riconoscimento dell’errore, l’individuo ha la possibilità di rendersi conto di ciò che importa veramente". In questo modo cresce, elimina le sovrastrutture imposte dalla società o da scelte troppo impulsive, che lo hanno in precedenza allontanato dalla vera strada, che ora invece, finalmente, riconosce. E la riconosce proprio nel momento in cui si rende conto di averne presa un’altra. Solo allora, e consapevolmente, il protagonista può scegliere chi essere e come comportarsi. Perché comprende che è il solo modo per fare pace con se stesso e con il mondo che lo circonda. Si tratta ovviamente di un percorso lungo, che avviene a volte gradualmente e a volte per salti, per intuizioni improvvise.
La vita si snoda così come un lungo processo di crescita, segnato da avvenimenti più o meno importanti, che toccano la vita personale del protagonista, "spingendolo in più direzioni, fino a quando, finalmente, egli riuscirà ad individuare quella giusta, l’unica via veramente percorribile e consona alla sua indole".
Nella scoperta del modo in cui muoversi nel mondo, l’individuo scopre se stesso. Infatti, non è solo la realtà esterna a presentarglisi come sconosciuta, come ricca di incognite, ma anche la sua personalità. Inizialmente l’individuo è sconosciuto a se stesso. Impara a conoscersi veramente solo tramite "le esperienze della vita, che lo mettono alla prova e lo costringono ad uscire allo scoperto ed a guardarsi nel profondo". E, soprattutto, a vedersi in maniera autentica, cosa inizialmente difficilissima per un giovane, alla ricerca di se stesso.
Da tutto questo appare evidente l’interesse suscitato dal romanzo di formazione anche in senso educativo. Attraverso la lettura del romanzo, "il lettore raggiunge una sorta di catarsi, in cui percepisce le varie fasi della vita dell’individuo, i passaggi determinanti, avverte l’esperienza di disorientamento e di maturazione sofferta dall’individuo, identificandosi con il protagonista e riflettendo anche sulla propria vita". Infine, si ha la liberazione dagli stereotipi e la coscienza che ciò che importa è la scoperta della propria autenticità di individuo, della propria realtà interiore, che muta per ognuno e non può mai essere omologata agli schemi comuni.
La crescita è crescita per sé, ma contemporaneamente è anche proposta di crescita per l’altro. Il protagonista mostra come sia cambiato e maturato attraverso l’esperienza. Non propone una via unica, ma un percorso possibile. Il lettore comprende, impara da quell’esperienza. Sa che il suo cammino è diverso, ma che comunque c’è una strada da percorrere per arrivare alla maturazione della sua individualità, scoprendo finalmente anche ciò che prima non immaginava di sé stesso.
Da tutto questo si possono trarre evidentemente molti temi di riflessione. In ciò sta prevalentemente la funzione educativa del romanzo di formazione.
In questo genere letterario, "l’educazione è intesa in senso totale e offre a chi legge innumerevoli stimoli. Pone lo sguardo, infatti, su un’educazione fisica e emotiva, ma anche intellettuale e morale".
L’incontro/scontro con la realtà viene visto come un’occasione di confronto, anche drammatico, ma ricco di valenze positive. Questo avviene perché mostra non uno sviluppo piatto, ma un’evoluzione carica di aspettative e di possibilità. Le aspettative vengono corrette e modellate dalle varie esperienze, perché possono non essere quelle giuste.
Quando finalmente il protagonista comprende se stesso, muta radicalmente.
Mutano le sue aspettative e si affacciano in lui una comprensione più ampia, più adeguata al suo mondo interiore ed esteriore. Ormai sa cosa vuole veramente e sa anche come ottenerlo. "Il suo processo di crescita, non lineare, spesso sofferto, gli ha finalmente permesso di comprendere". Ora non è più "un altro", non chi credeva di essere, ma è finalmente se stesso.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il romanzo di formazione
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Informazioni tesi
Autore: | Emanuela Pacifici |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Urbino |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze della Formazione Primaria |
Relatore: | Carlo Marini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
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