Una terra separata ai confini del Ducato. Privilegi ed esenzioni della Calciana nel XVIII secolo

Il Ducato nell’ambito commerciale pagava sicuramente la presenza di un sistema di dazi eterogeneo. Le gabelle interne rimasero in vigore per gran parte del XVIII secolo, con tariffe anche piuttosto alte, mentre quelle verso l’estero si modellarono su un delicato equilibrio: fra dazieri e mercanti, infatti, erano frequenti le mediazioni sui pagamenti, dato che i fermieri erano consapevoli del fatto che richieste troppo alte, alla lunga, avrebbero modificato i percorsi dei mercanti e limitato i loro guadagni . Il sistema favoriva relativamente le esportazioni: i dazi di transito, quando erano divisi da quelli d’ingresso e di uscita, rimasero anch’essi piuttosto alti, perché la Lombardia, provincia ricca di vie d’acqua e percorso imprescindibile per tutte le vie commerciali che potevano interessare il nord Italia e la Svizzera, ne volle ricavare proventi nella maggiore misura possibile.
Il commercio estero, comunque, poteva sfruttare un altro fattore: le zone di confine, dove il potere faticava ad esercitare il suo controllo, erano spesso gestite da famiglie di maggiorenti locali (accadde in piccolo nella Calciana, ma anche le famiglie Borromeo, Crivelli, Mandelli furono coinvolte in questo meccanismo319 ), che venivano fidelizzate mediante la concessione di esenzioni fiscali e privilegi amministrativi. Quindi, per le merci che prendevano la via degli stati esteri, vigeva una situazione in cui si sovrapponevano un sistema di percorsi obbligatori per i mercanti, un regime di dazi mediamente alti e ampie zone franche o facilitate dal punto di vista fiscale: possiamo immaginare che la pratica del contrabbando fosse un fenomeno piuttosto diffuso.
Si potevano contrabbandare beni sensibili come grano (fondamentale per l’alimentazione), sale (usato per la conservazione, per dare sapore ai cibi, per lavorare formaggi e carne), salnitro e polveri da sparo, armi, ma anche prodotti tessili, olii, saponi, bestiame, legna, tabacco, vino. Alcuni di questi prodotti erano trasportabili con facilità: il sale, per esempio, poteva essere nascosto in piccole bisacce e garantiva ampi guadagni.