Ossigenoterapia: gestione infermieristica in terapia intensiva

L'ossigeno è ampiamente utilizzato nella medicina d'urgenza, sia in ospedale sia nei servizi medici territoriali d'urgenza, di primo soccorso o nei servizi di trattamento medico avanzato.

È utilizzata per arrecare beneficio al paziente, aumentando l'apporto di ossigeno ai polmoni e quindi aumentando la disponibilità di ossigeno nei diversi tessuti biologici dell'organismo, specialmente quando il paziente è affetto da ipossia e/o ipossiemia.

Gli scopi dell'ossigenoterapia essenzialmente si possono racchiudere in tre punti fondamentali:
• Diminuire il lavoro respiratorio;
• Incrementare la tensione alveolare di ossigeno;
• Prevenire l'ipossia tissutale.

Per implementare l'ossigenoterapia possono essere utilizzati svariati dispositivi medici a seconda della gravità dell'insufficienza respiratoria.

In altre parole in base alla gravità è possibile graduare l'intervento terapeutico mediante l'erogazione di ossigeno con sistemi che vanno dal basso all'alto flusso.

L'ossigenoterapia a seconda dei casi può essere trattata sia in ambito ospedaliero che in ambito domiciliare.
È ospedaliero, in quanto richiede attenzione medica e infermieristica per quanto riguarda i parametri vitali.
È domiciliare, in quando nel paziente si fa ad instaurare quel carattere cronico della patologia sottostante.

L'ossigenoterapia è un approccio medico molto utilizzato, in quanto fornisce rapidi e ottimi risultati, infatti le persone, nel breve tempo, vedono migliorare di gran lunga la propria qualità di vita, dunque l'ossigenoterapia può rappresentare un passo importante verso la sopravvivenza.