Il turismo all'Orto Botanico dell'Università di Padova, sito del Patrimonio Mondiale
L'Orto Botanico nella lista del patrimonio mondiale
Dal 1997 l’Orto Botanico di Padova fa parte della Lista del Patrimonio Mondiale.
La richiesta di candidatura fu inoltrata al Comitato del Patrimonio Mondiale nel 1996 dal Prefetto allora in carica, il Prof. Luigino Curti, e dall’Università degli Studi di Padova, resi consapevoli dell’inestimabile importanza rappresentata dal patrimonio dell’Orto Botanico universitario più antico del mondo. Il fatto che innescò l’iniziativa di candidatura fu la concessione per l’edificazione di due immobili ad uso residenziale in prossimità del confine dell’Orto.
Le opere di costruzione avrebbero potuto causare modifiche a livello della falda acquifera, con conseguenti problemi alla corretta tutela del ricco patrimonio vegetale. Il dossier di candidatura fu inviato al Centro del Patrimonio Mondiale dalla Soprintendenza di competenza del MIBAC e nel 1996 il presidente dell’ICOMOS visitò il sito per stilare un rapporto di valutazione. L’esito fu molto positivo, sia per l’integrità delle collezioni che dello stato di conservazione della struttura architettonica, finita di restaurare nel 1993.
L’Orto Botanico di Padova è quindi il 19° sito italiano iscritto alla lista, e questo riconoscimento gli è stato attribuito sulla base dei criteri - per cui un sito deve mostrare un importante interscambio di valori umani, in un periodo di tempo e in un'area culturale, sugli sviluppi dell'architettura o della tecnologia, delle arti monumentali, dell'urbanistica o della progettazione del paesaggio - e - secondo il quale un sito deve portare una testimonianza unica o perlomeno eccezionale di tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa. Sul cancello d’ingresso dell’Orto Botanico è affissa una targa bronzea, sulla quale è riportata, in tre lingue (italiano, inglese e francese), la motivazione per cui il sito è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale: “L’Orto Botanico di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacia”.
L’Orto Botanico rappresenta una testimonianza unica dello sviluppo scientifico, è stato fonte di ispirazione per numerosi altri giardini in Italia e in Europa e al centro di una fitta rete di scambi internazionali. Molti degli studenti, giardinieri e visitatori dell’Orto patavino appresero qui il metodo di studio e ricerca, e gli stranieri portarono questo insegnamento in patria al loro ritorno. Anche la struttura architettonica peculiare e l’allestimento per le collezioni viventi fu fonte di ispirazione per la realizzazione di giardini nel resto d’Italia e d’Europa.
Per questo motivo viene anche menzionato come “madre” di tutti gli Orti botanici del mondo. Sebbene alcuni lavori di restauro siano stati eseguiti nel corso degli anni, è stata mantenuta la struttura originaria del sito e rispettate le esigenze funzionali. L’Orto Botanico dell’Università di Pisa è più antico rispetto all’Orto patavino, ma avendo cambiato la sua sede originaria nel corso della sua storia, non può essere considerato autentico secondo i criteri della Convenzione del Patrimonio Mondiale. Al contrario, l’Orto Botanico dell’Università di Padova ha mantenuto per cinque secoli la sua sede storica, aggiudicandosi così il riconoscimento di orto botanico universitario più antico del mondo.
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Il turismo all'Orto Botanico dell'Università di Padova, sito del Patrimonio Mondiale
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Informazioni tesi
Autore: | Lorella Negro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze del turismo |
Relatore: | Benedetta Castiglioni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 84 |
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