Devianza e criminalità: aspetti culturali e organizzativi. La mafia, le mafie nel mondo della globalizzazione.
L'organizzazione sociale della devianza
I devianti devono nel corso delle loro azioni, far fronte ad una serie di problemi di natura pratica. In primo luogo, devono disporre di risorse di vario tipo; in secondo luogo, essi devono avere un’ideologia per giustificare a se stessi quello che stanno facendo; infine devono sapersi difendere dagli altri e soprattutto da coloro che hanno professionalmente il compito di far rispettare le leggi. Per far fronte a tutti questi problemi i devianti possono servirsi di qualche forma di organizzazione sociale.
Best e Luckenbill (1994) sostengono che l’organizzazione sociale dei devianti può assumere forme assai diverse; essi individuano quattro principali modalità relazionali e organizzative della devianza: la frequentazione reciproca, l’associazione per compiere atti devianti, una elaborata divisione del lavoro, un’organizzazione sociale estesa nello spazio e nel tempo. In base alle caratteristiche che presentano, si possono distinguere cinque diverse forme di organizzazione sociale: i solitari, i colleghi, i pari, le squadre e le organizzazioni formali. Solitari sono coloro che, per risolvere i problemi pratici che si trovano di fronte, si basano solo sulle proprie forze. Colleghi, sono chiamati coloro che commettono i loro atti devianti da soli, ma si ritrovano nel tempo libero e discutono di questioni di interesse comune. A differenza dei solitari, i colleghi condividono una comune subcultura, cioè un insieme di valori, conoscenze, linguaggi, norme di comportamento, stili di vita, molto diversi da quelli del resto della società, che trasmettono a coloro che vogliono entrare a far parte del loro mondo.
I pari, a differenza dei colleghi, commettono gli atti devianti insieme, collaborando attivamente. Essi creano dei gruppi i cui componenti stabiliscono rapporti informali ed egualitari. Tali gruppi hanno anche il compito di reclutare e formare i nuovi arrivati, socializzandoli alla subcultura condivisa dai pari. Un esempio in tal senso è costituito fa alcuni tipi di bande giovanili, nelle quali in certi momenti i giovani compiono insieme atti di vandalismo o furti. Questo tipo di organizzazione, la si ritrova anche fra coloro che fanno uso di sostanze stupefacenti, che riescono in tal modo ad entrare più facilmente in contatto con gli spacciatori di queste sostanze e a scambiarsi aiuti di vari tipi. Le squadre a differenza dei gruppi dei pari,operano attraverso una elaborata divisione del lavoro fra coloro che ne fanno parte. Ciascuno svolge un compito preciso e deve agire secondo in ordine e un ritmo prestabiliti. Ad esempio i rapinatori delle banche e i borseggiatori sono spesso organizzati in squadre. La forma di organizzazione dei devianti più complessa è l’organizzazione formale la quale mira anch’essa a raggiungere determinati fini coordinando l’attività dei loro componenti con un sistema di norme e di procedure. I componenti sono in genere numerosi e cooperano a grande distanza l’uno dall’altro e per lunghi periodi di tempo. A differenza della squadra in cui gli appartenenti sono in genere meno di dieci, in un’organizzazione formale possono essere centinaia. In queste organizzazioni vi è una precisa divisione del lavoro, una struttura gerarchica e ciascuno occupa un ruolo definito.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessia Paliotta |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Cassino |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Michele Negri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 162 |
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