Skip to content

DREAMING STUFF: Shakespeare e Bion a confronto

L'onirico in Wilfred Bion: Il sogno come funzione della mente

Wilfred Ruprecht Bion si è addentrato nel mondo della psicoanalisi in età relativamente avanzata, dopo aver conseguito una laurea in medicina con specializzazione in psichiatria e, parallelamente, essersi interessato a studi filosofici e letterari. Lo psicoanalista britannico non ha mai scritto un'intera opera o una raccolta interamente dedicata al sognare o ai sogni, ma la maggior parte delle sue idee e contributi a riguardo si trovano in una serie di documenti scritti in una forma essenziale e criptica nel 1959, e pubblicati successivamente in Cogitations. Nonostante questo, le sue teorizzazioni in quest'ambito rappresentano alcune delle innovazioni più apprezzate della psicoanalisi. Infatti, probabilmente, nessun altro autore nella storia del movimento psicoanalitico ha cercato di portare avanti le osservazioni di Sigmund Freud sui sogni come Bion, il quale ha voluto ampliare e approfondire l'utilità pratica delle sue scoperte sui sogni e, soprattutto, è stato in grado di mostrare l'utilità clinica della teoria dei sogni nella sessione analitica. 

Uno dei temi freudiani maggiormente analizzati da Bion è l'indagine sui sogni e sul lavoro onirico. Lo psicoanalista britannico, all'interno della sua teorizzazione, non considera più il sogno solo come una rappresentazione mascherata degli elementi inconsci, bensì come una funzione della mente, indice del funzionamento e del livello di sviluppo dell'apparato psichico del soggetto e delle sue capacità elaborative. 
[…]Ma con il termine “lavoro onirico” Freud intendeva il fatto che il materiale inconscio, il quale altrimenti sarebbe stato perfettamente comprensibile, veniva trasformato in un sogno e che bisognava disfare il lavoro onirico per far sì che il sogno, divenuto ormai incomprensibile, ridiventasse comprensibile. Io intendo, invece, che il materiale conscio deve venire sottoposto al lavoro-del-sogno per renderlo idoneo all'immagazzinamento. […]Freud dice che Aristotele afferma che il sogno è il “modo in cui la nostra psiche lavora durante lo stato di sonno”: io dico che è il modo in cui funziona quando è sveglia. 

A partire dall'interpretazione del contenuto dei sogni sarà possibile inferire e conoscere qualcosa in più circa le caratteristiche e le condizioni psichiche personali anche irrisolte, quali conflitti, ambivalenze o stati di confusione. A tal proposito nell'ottobre del 1959 scrisse: 
Il termine sogno lo userò sempre per indicare i fenomeni che Freud ha descritto con questo termine. Il sogno è un'esperienza emotiva che, dal punto di vista dello sviluppo, è insoddisfacente, in quanto si tratta di un tentativo di soddisfare le funzioni che sono incompatibili: si colloca nell'ambito del principio di realtà e di quello del piacere e rappresenta il tentativo di soddisfarli entrambi. Vale a dire è un tentativo di conseguire sia l'evasione dalla frustrazione sia la modificazione della frustrazione e fallisce in entrambi i casi21. Il sogno […] contiene e al tempo stesso è una manifestazione di tensioni dolorose. 

L'autore ritiene che il sognare vada a assolvere tre funzioni  principali: la protezione del sonno23, la creazione di una barriera tra conscio e inconscio e, per ultima ma non meno importante, la trasformazione – elaborazione, di giorno e di notte, dell'esperienza circa noi stessi e con gli altri. L'esperienza emotiva è dunque il vero focus, nonché l'origine del sognare, perché le emozioni associate alle esperienze del soggetto vengono trasformate, attraverso il lavoro-del-sogno-α, sia in pensieri diurni che in pensieri del sogno, che sono l'inizio del processo di apprendimento dell'esperienza emotiva, nonché il primo livello del meccanismo di formazione dei pensieri. Quindi «sognare rappresenta la base necessaria per pensare», perché non si può pensare senza sognare, dunque il pensare è una conseguenza della «alfa-bet(a)izzazione» delle emozioni.  [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

DREAMING STUFF: Shakespeare e Bion a confronto

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Noemi Oriti Titì
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Scienze Umanistiche
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Vincenzo Cicero
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 26

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi