La tassazione ecologica come strumento per la tutela dell'ambiente e la teoria del doppio dividendo
L'Italia e il doppio dividendo
In Italia si é discusso molto sulla possibilità di sfruttare i benefici derivanti dal doppio dividendo delle tasse sull'ambiente.
Anche il nostro Paese ha sentito l'esigenza di attuare una riforma fiscale ambientale sia:
- a livello nazionale, per tentare di ridurre le emissioni di inquinanti, come i gas ad effetto serra e la CO2;
- a livello regionale, prevedendo tasse sulle emissioni di gas acidi (SOx e NOx) dannosi per l'ambiente e per la salute dell'uomo;
- a livello provinciale e locale, introducendo tasse per ridurre e prevenire l'inquinamento nelle aree del territorio circostante.
A tal proposito, nel corso degli ultimi decenni sono state realizzate tutta una serie di azioni fiscali ambientali con gettito riciclato, come ad esempio l'introduzione della tassa d'incentivazione sui pesticidi utilizzati in agricoltura, il cui gettito viene impiegato per finanziare la ricerca pubblica, oppure proposte di tassazione sulle discariche di rifiuti, il cui gettito verrebbe impiegato al fine di garantire uno sviluppo sostenibile.
Un articolo online pubblicato da Mazzanti (2011) fornisce tre prospettive su come sia possibile impiegare in modi differenti il gettito fiscale derivante dall'imposizione di un tributo ambientale.
Risulta conveniente attuare:
1. una riforma fiscale a dividendo economico unico ("lavoro"), la quale preveda che il gettito derivante da una tassa ambientale sia utilizzato per ridurre il costo del lavoro, ridimensionando l'importo complessivo di Irpef, Irap e altri contributi dovuti dai lavoratori contribuenti;
2. una riforma fiscale a doppio dividendo economico ("innovazione e lavoro"), la quale stabilisca che una parte del gettito sia impiegata per alleggerire la pressione fiscale sul lavoro, mentre l'altra parte sia impiegata per finanziare le attività di ricerca e sviluppo pubbliche e private, con le quali é possibile progettare e sviluppare tecnologie sempre più verdi.
3. una riforma fiscale a triplo dividendo ("innovazione, lavoro e riduzione del debito"): la riduzione di un punto percentuale di PIL del debito pubblico consente di risparmiare interessi passivi per 75 milioni di euro all'anno, somme che possono costituire investimenti in attività di ricerca e sviluppo ed in progetti innovativi, compatibili con la salvaguardia dell'ambiente.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La tassazione ecologica come strumento per la tutela dell'ambiente e la teoria del doppio dividendo
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Informazioni tesi
Autore: | Valentina Zaccariello |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Lisa Gianmoena |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 39 |
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