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Internet: la nuova via della cultura. Identità e luoghi virtuali in cui viaggiano idee ed iniziative culturali.

L'io virtuale

Prima di analizzare la creazione e la promozione di un evento culturale su Internet, è necessario capire chi ogni giorno realizza, con idee sempre nuove, manifestazioni culturali e, soprattutto, in quali luoghi/nonluoghi espone la propria creatività.

Molti ritengono che le nuove tecnologie, con la loro travolgente e inarrestabile presenza, stiano determinando un cambiamento complessivo, una trasformazione che incide in profondità su tutti gli aspetti della realtà umana e sociale.

L'impatto dei computer e delle reti telematiche sembra avere profonde ripercussioni sulla sfera emotiva degli individui, non solo provocando una gamma di reazioni che vanno dall'accettazione entusiastica al totale rifiuto, ma portando a veri e propri mutamenti nella vita psichica, a una destrutturazione della personalità in cui si smarrisce la tradizionale unità dell'Io, creando una nuova e più libera identità concentrata nel “corpo” di un Avatar.

La rivoluzione digitale e la scoperta di nuove tecnologie ha portato l’uomo del XXI secolo a modificare la percezione, non solo della realtà in cui egli vive, ma anche l’essenza della propria unicità: la sua identità. Plasmata a misura d’uomo virtuale e adattata alla fenomenologia della Rete, l’identità dell’individuo post-moderno lascia la propria stabilità e fisicità e inizia così ad esprimere, libera dai vincoli del corpo, i suoi molteplici Sé.

La Rete è infatti in grado di offrire l’opportunità di eludere i confini di spazio e di tempo come nessun altro “sistema sociale” è mai stato in grado di fare. Il nostro Io è proiettato e modificato dalla Rete, diventando a tutti gli effetti un Virtual-Ego.

Ma entriamo più nel dettaglio. Come è noto con il termine identità si intende una complessa costruzione personale e sociale che implica tre aspetti:
1) chi noi pensiamo di essere
2) come desideriamo o pensiamo che gli altri ci percepiscano
3) il modo in cui concretamente gli altri ci percepiscono.

Nel mondo reale, come sappiamo, la norma è : un corpo = identità.
In rete invece abbiamo la possibilità di presentare un immagine di noi stessi che prescinde da questi vincoli. Possiamo cambiare status sociale, età, sesso, professione, tutto a nostro piacimento, pensando a come vorremmo essere o non essere. Nella maggior parte dei casi la costruzione dell'identità virtuale può basarsi sia sull'idealizzazione che sul travestimento della nostra identità reale. Gli utenti si presentano come persone diverse che, in una sorta di simulazione consensuale, si divertono a manipolare, alterare, smontare e ricomporre continuamente i pezzi principali sia della loro dimensione quotidiana, sia delle regole normative che la governano al fine di costruire una dimensione collettiva e immaginaria del tutto diversa.

Come si giustifica questa ipotesi interpretativa? La risposta sta alla base di due caratteri propri di questi ambienti: l'anonimato dei suoi utilizzatori e la loro tendenza ad allentare i meccanismi di autocontrollo dei propri comportamenti. L'anonimato permette attraverso il nickname di scegliere quale maschera indossare giocando a proprio gradimento con la propria identità portando a fenomeni come: l'abbellimento virtuale e il multitasking identitario (che permette di assumere nello stesso tempo più identità differenti).

Inoltre in questi ambienti digitali le modalità di presentazione di sé stessi e di identificazione da parte degli altri utenti sono plasmate man mano che procede il dialogo tra gli interlocutori, anziché essere stabilite all'istante, come avviene per la comunicazione faccia a faccia.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Internet: la nuova via della cultura. Identità e luoghi virtuali in cui viaggiano idee ed iniziative culturali.

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Informazioni tesi

  Autore: Irene Marta Fabbrico
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione
  Relatore: Lorenzo Mucchi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 71

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