Il Servizio Sociale nel Reparto Emodialisi
L'integrità mente corpo che si spezza
La consapevolezza dell'integrità del nostro corpo è uno dei fattori alla base della sicurezza in noi stessi in quanto ci là sentire capaci anche di adempiere alle aspettative che gli altri nutrono nei nostri confronti; se il corpo subisce "un'offesa", una mutilazione o comunque una perdita, muta anche l'immagine che abbiamo del nostro schema corporeo.
Tale assunto è valido anche, ovviamente, nello specifico della nefropatia cronica.
Fin dalla nascita ed in condizioni normali, si innesta in noi un meccanismo che tende a farci raggiungere la completa identità personale, l'indipendenza, l'auto realizzazione.
Ognuno di noi adotta uno stile di vita ed intesse relazioni interpersonali che, nel momento dell'insorgenza di una malattia cronica, iniziano ad andare incontro a profondi mutamenti. In questo senso, la situazione del soggetto nefropatico è molto rappresentativa poiché egli vive in modo marcato la contraddizione tra "l'essere corpo" e "l'essere persona"; la sua integrità si spezza.
In questo caso, essere malato significa diventare un altro, subire un cambiamento nella propria esistenza, sentire spezzata la propria unità psicofisica e sentirsi soprattutto diversi perché parte della persona diventa "estranea" a se stessa.
"Dolore fisico e sofferenza psicologica si uniscono e compaiono la paura, l'ansia, l'angoscia, senso di solitudine e inquietudine; in parte, questi aspetti vengono mitigati da alcuni meccanismi di difesa quali la rimozione, la negazione, la regressione e l'accettazione".
Il malato che viene ricoverato la prima volta in ospedale subisce un trauma per una serie di motivazioni: si trova lontano dalla sua famiglia e dal suo ambiente, dalle abitudini di vita proprie ed inserito in un mondo sconosciuto che ha le sue leggi, le sue consuetudini e tutta una gerarchia alla quale bisogna adattarsi.
Il nefropatico cronico può definirsi appartenente alla categoria di persone "professionalmente malate", nel senso che trascorre gran parte della vita più a curarsi che a vivere. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il Servizio Sociale nel Reparto Emodialisi
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Marinella Cimarelli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Trieste |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Servizio Sociale |
Relatore: | Anna Maria Campanini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 76 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi