Skip to content

L'introduzione del sistema di gestione della performance nelle pubbliche amministrazioni italiane

L'importanza della performance

Il titolo II del d.lgs. n.150/2009 è incentrato sul concetto di performance, un concetto noto e sviluppato già a partire dagli anni ottanta nelle amministrazioni pubbliche italiane. L'idea di fondo è da sempre quella di introdurre principi e criteri aziendali, idonei a coniugare legittimità e correttezza dell'azione amministrativa con efficacia delle politiche d'intervento, efficienza nell'impiego delle risorse ed economicità della gestione, a tutti i livelli amministrativi. Cos'è cambiato? La novità è in termini teorici. Una definizione ripresa nella delibera n.89/2010 (CIVIT, 2010) definisce performance il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che un soggetto (organizzazione, unità organizzativa, gruppo di individui, singolo individuo) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi, e in un'ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l'organizzazione è costituita. Da questa definizione, Mastrogiuseppe e Ruffini (2010) ne ricavano il riferimento ad un'estensione verticale (profondità) ed orizzontale (ampiezza) proprie della performance, che il decreto, tra le righe, intende apportare. In particolare, si parla di profondità a livello di organizzazione nel suo complesso ed alle sue articolazioni interne (perfomance organizzativa) e di singolo individuo (performance individuale). La performance riferita ad un soggetto (che sia individuo o organizzazione) è intesa come l'apporto che quel soggetto dà alla performance del sistema più ampio, nel quale è inserito. L'ampiezza, invece, riguarda la coesistenza di diversi ambiti e prospettive di risultato.
L'art.8 attribuisce al concetto di performance diversi aspetti, tra di loro in relazione di causa-effetto, che esulano da quelli comunemente conosciuti di efficacia ed
efficienza della gestione (Mastrogiuseppe e Ruffini, 2010).

Performance come:

1. effetto delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività: come un policy agisce su un bisogno collettivo;

2. effettivo grado di attuazione di piani e programmi nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse, cosiddetta "capacità realizzativa", ovvero la capacità di un'organizzazione (ufficio o team) di portare a termine un'azione rispettando tempi e risorse a disposizione, senza intaccare quelli che sono gli standard qualitativi di base.

3. grado di soddisfazione percepito e manifestato dai destinatari di attività e servizi;

4. modernizzazione e miglioramento quantitativo delle relazioni con cittadini, utenti e stakeholders, in termini di trasparenza e partecipazione;

5. efficienza nell'impiego delle risorse;

6. qualità e quantità di prestazioni e servizi erogati, in virtù di un miglioramento (qualitativo -quantitativo) dell'offerta al fine di renderla sempre più adeguata a domande e bisogni della collettività;

7. raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità Ultima, ma non meno importante, è la visione proposta dal decreto relativa ad una performance legata al "valore pubblico".

Ai fini di una corretta valutazione, si ritiene non sia corretto guardare alla sola azione messa in atto dal soggetto (attività, realizzazione), ma anche all'utilità della sua azione, al valore delle sue realizzazioni, valutate dal punto di vista del fruitore, che sia utente di un servizio, piuttosto che potenziale interessato ad una prestazione/servizio. In linea di logica, infatti, si possono svolgere attività, ma non è detto che tali siano utili per qualcuno, o che qualcuno sia disposto ad attribuire loro valore.
Nel pubblico assume valore soprattutto l'aver provocato effetti esterni utili per la collettività: ad esempio, l'aver realizzato un programma di lavori di sicurezza stradale grazie al quale si riducono gli incidenti gravi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'introduzione del sistema di gestione della performance nelle pubbliche amministrazioni italiane

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Miriam Ferrara
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e politiche pubbliche
  Relatore: Anna Francesca Pattaro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 134

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi