Il Benchmarking. Il caso Poste Italiane-TNT

Per comprendere l'importanza del ruolo assegnato alla comunicazione nel processo di benchmarking, è necessario, prima di ogni altra cosa porre l'accento su quanto quest'ultimo debba essere considerato come un consolidato approccio al cambiamento. Sviluppare e seguire un approccio di benchmarking vuol dire, per un'azienda, acquisire un modo peculiare per decidere, di guidare e di gestire l'attività. Tale approccio pre-suppone un atteggiamento mentale di apertura, che richiama "la cultura del confronto" . Il confronto non deve limitarsi alla sola analisi tecnica delle migliori procedure dell'azienda partner, ma deve estendersi alle competenze, all'esperienza, e alla cultura, che sono alla base delle suddette procedure svolte dal benchmark, evitando di tradursi in una supina imitazione della best practices. Diverso è il caso in cui, nel processo di benchmarking, il cambiamento interessi valori e convinzioni che identificano la cultura aziendale. Si tratta di verificare in che modo i nuovi valori si rapportano con quelli esistenti. Nel caso in cui essi siano in conflitto, la comunicazione del leader dovrà essere mirata all'eliminazione di quei pregiudizi e quelle convinzioni che potrebbero essere di ostacolo al processo di cambiamento. Si tratta quindi di un momento critico, perché l'incontro tra due culture differenti potrebbe creare disorientamento e forti squilibri. L'approccio comunicativo dovrà essere, quindi teso a rassicurare l'individuo, poiché il cambiamento non lo porterà a "perdere" la propria identità o la propria posizione all'interno dell'azienda, bensì ad acquisire un nuovo modo di essere di agi-re. Qualora invece, i nuovi valori si sposino con quelli esistenti, l'azione del leader del cambiamento incontrerà minori criticità, in quanto ai membri dell'organizzazione risulta semplice apprendere le nuove prassi, rassicurati dal fatto che la cultura del benchmarking sia in armonia con la propria.