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Chiudere il ciclo: rifiuti nucleari in Italia

L'era nucleare italiana

La cosiddetta era nucleare ebbe inizio nel 1942 a Chicago, quando Enrico Fermi, nell'ambito del progetto Manhattan, ottenne la prima fissione nucleare controllata.
Inizialmente questa scoperta non fu presa in considerazione per i possibili usi civili ma venne utilizzata per scopi militari che portarono alla distruzione delle città di Hiroshima e Nagasaki.
In seguito, quando nei paesi costruttori di bombe l'accumulo di plutonio derivante da applicazioni militari fu ritenuto sufficiente, si iniziarono a costruire anche reattori a scopo energetico. I primi furono, nell'immediato dopoguerra negli Stati Uniti, quelli per la propulsione di sommergibili; in questo periodo furono sviluppati tipi di reattori che sarebbero poi stati utilissimi come prototipi per passare alla costruzione di vere e proprie centrali nucleo-termo-elettriche.
Nel 1949 l'Unione sovietica fece esplodere la sua prima bomba nucleare sperimentale, dimostrando con ciò che gli Stati Uniti non detenevano più il segreto per la costruzione dell'arma atomica.
Di conseguenza gli Stati Uniti decisero di cambiare strategia e lanciarono nel 1953 un programma chiamato Atoms for peace, Atomi per la pace, col quale si proponeva la condivisione delle conoscenze e delle competenze in ambito nucleare per utilizzarle a scopi pacifici.
Nel febbraio 1955 si tenne a Ginevra una prima conferenza
internazionale, la quale convenzionalmente dà inizio all'epoca di sviluppo delle tecnologie finalizzate allo sfruttamento dell'energia nucleare per la produzione di elettricità. In questa sede l'Unione Sovietica potè vantare la prima centrale con una potenza di 5 MW, in funzione dal 1954 ad Obninsk, 100 km a sud ovest di Mosca.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Chiudere il ciclo: rifiuti nucleari in Italia

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Informazioni tesi

  Autore: Dora Alice Pedrazzi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Interfacoltà Scienze Politiche e Lettere e Filosofia
  Corso: Lingue, Culture e Comunicazione Internazionale
  Relatore: Teresa Isenburg
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 150

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