Economia comportamentale: processi decisionali e propensione al rischio

L'effetto gregge, cioè la tendenza ad uniformarsi alle decisioni del gruppo, soprattutto in situazioni di incertezza e confusione, ha un ruolo fondamentale in ambito economico in quanto ci permette di fare chiarezza su come l'influenza della massa possa condizionare le decisioni dei singoli. La massa ha una funzione chiave, per esempio, nel determinare le reazioni di euforia o di panico che si manifestano in concomitanza con una crisi economica.

L'effetto gregge è strettamente associato al principio della cascata di informazioni, secondo cui le persone tendono a prendere decisioni basandosi su quelle compiute da altri prima di loro, nonostante possano essere discordanti con le informazioni, per quanto parziali, in loro possesso. La rapidità e le modalità con cui si trasmettono le informazioni sono aspetti chiave per il rafforzamento dell'effetto gregge.

Un classico esempio di effetto gregge in ambito finanziario sono le bolle speculative, ovvero una fase del mercato in cui la crescita della domanda, rapida ma limitata nel tempo, porta ad un aumento apprezzabile ed ingiustificato dei prezzi, a cui segue la fase di scoppio, in cui i valori del bene in questione si riassettano su valori normali.

Le bolle speculative nascono proprio a causa dell'effetto gregge: una massa di investitori, presa dall'euforia verso un nuovo bene, servizio o titolo di mercato, corre all'acquisto temendo di perdere l'occasione e sperando di riuscire a rivenderlo ad un prezzo maggiore in futuro. In altre parole, invece che utilizzare il ragionamento e basarsi sulle informazioni a disposizione, si tende a ricalcare il comportamento degli altri investitori, nell'illusoria convinzione che gli altri possiedano informazioni che noi non abbiamo e che, dunque, una grande massa di persone non possa sbagliarsi.