Neoplasia mammaria e strategie di prevenzione

L' autopalpazione ê un metodo per controllare il seno che ogni donna può effettuare da sola. Può essere utile imparare a conoscere fin dall'età giovanile come si presenta il proprio seno mediante questa tecnica, per poter essere in grado di accorgersi di variazioni importanti da segnalare al medico.
Tutte le donne, comprese ovviamente quelle che hanno protesi mammarie, devono periodicamente eseguire un autoesame del seno, in modo da evidenziare precocemente mutamenti e lesioni sospette.
La presenza delle protesi, che vengono sempre poste sotto la ghiandola, non deve intimorire e non crea infatti alcun problema alla palpazione.

Se questo esame viene eseguito correttamente, una volta al mese e sempre nello stesso periodo può ridurre l'incidenza di un carcinoma mammario. Tutte le donne a partire da 20 anni dovrebbero incominciare ad eseguirlo. Le donne in età fertile possono eseguire l'autopalpazione alcuni giorni dopo il termine del ciclo mestruale, quando la mammella è meno tesa e dolente.
"Le donne in menopausa possono eseguirla il primo giorno di ogni mese. Ci sono alcune alterazioni da ricercare durante l'autopalpazione e sono:

- la comparsa di un nodo o di un addensamento nella mammella o nel cavo ascellare;

- una variazione di dimensione, di forma o di un'asimmetria delle mammelle;

- una tumefazione della mammella;

- qualsiasi alterazione cutanea, quale una retrazione o una irritazione;

- arrossamento o desquamazione del capezzolo o della cute mammaria;

- secrezione ematica o siero-ematica dal capezzolo;

- dolore o aumentata sensibilità del capezzolo;

- retrazione del capezzolo:

- introflessione o rotazione in una posizione differente.

Appena si verifica una di queste alterazioni, bisogna rivolgersi immediatamente al medico specialista, per una corretta valutazione diagnostica".