Benessere e formazione umana: le prospettive della pedagogia sociale

Vivere nel nostro tempo che è quello dell'era planetaria, necessita dell'insegnamento a vivere, per contrastare il senso di impotenza e la strumentalizzazione, di cui spesso gli individui odierni sono vittima. La vita è come un'avventura fra tante esperienze, insegnare a vivere vuol dire anche saper affrontare le vicende che ci accadono e saper affrontare i rischi e le incertezze, soprattutto saper far fronte e risollevarsi da catastrofi e rischi tipici della società del rischio spiegata da Beck.

L'educazione del soggetto non può prescindere dai problemi del vivere quotidiano, nella sua più famosa opera, l'Emilio, Rousseau si prefigge di “insegnare a vivere”, questa enorme ed ardua impresa non ha una formula scritta di indicazioni che sia valida per tutti ad ogni occasione, può essere racchiusa piuttosto nell'insegnamento a sviluppare un'autonomia, una strategia per affrontare i problemi del vivere.

Vivere vuol dire essere bene, «essere bene e ben-essere sono allora sinonimi: noi siamo in una condizione di ben-essere vicino a una persona amata, in una commensalità amicale, dopo una buona azione, immersi in un bel paesaggio». Tuttavia come osserva Morin, il benessere, o meglio il suo significato, si è modificato soprattutto negli ultimi decenni, andando ad includere le comodità materiali, e sono proprio queste che concorrono insieme ad altri elementi al malessere psichico e morale dei soggetti contemporanei. Il saper vivere è una priorità pedagogica per combattere il degrado della qualità della vita di oggi, sempre sotto scacco dell'incertezza del vivere, che fa parte di ogni essere umano quasi fin dalla più tenera età.

L'educazione a vivere deve promuovere l'autonomia, è un atto educativo, che non si riflette solo sull'individuo ma, si espande nella società, per cambiare in meglio la collettività è indispensabile ed imprescindibile, formare adulti capaci di affrontare il proprio percorso di vita, di far prendere il volo alla propria esistenza, andando incontro al destino con determinazione, coraggio e fierezza.

Il saper vivere è una skill indispensabile che riguarda tutti gli individui, è il cuore dell'insegnamento, dell'educazione alla vita. Per apprendere il saper vivere bisogna imparare ad apprendere, uscire da certi schemi, abbandonare determinati preconcetti, uscire fuori dalla linearità del “causa-effetto” per cogliere le sfide della complessità attraverso l'autoanalisi e l'uso del pensiero critico, per destreggiarci nella molteplicità che ci caratterizza. Bisogna quindi agire e trasformare il pensiero, in modo riformare la vita e condurla verso il benessere.

Leggendo la società è facile individuare insensibilità, egoismo, individualismo, ma in quella semplice e per noi così naturale attività che riguarda il linguaggio, la comunicazione, è pregna di affettività, sogni, angosce, desideri e quindi di sentimenti. [...]