Il disagio mentale dall'apertura dei manicomi ai servizi di salute mentale ai tempi del Covid-19
L'antipsichiatria
Con antipsichiatria si intende quel movimento, o meglio quei movimenti internazionali che si oppongono alla psichiatria dell'epoca, considerata come violenta, e propongono una psichiatria sociale. R.D. Laing, che risente delle filosofia esistenzialistica di L.Biswanger e K. Jaspers può essere considerato il padre di questo movimento.
Per l'antipsichiatria fondamentale è una cura differente del disagio mentale, che non deve essere trattato come una malattia organica, il disconoscimento del manicomio, dei trattamenti coercitivi applicati e il rifiuto di tecniche psichiatriche per riabilitare persone considerate devianti. Il movimento vuole tutelare i diritti dei malati e lasciarli liberi di esprimersi e reinserirsi nella società.
L'esponente di maggiore prestigio dell'antipsichiatria in Italia è stato Franco Basaglia, ispiratore della legge Nr. 180 del 13 maggio 1978 conosciuta come "Legge Basaglia", che trasformò il vecchio ordinamento degli ospedali psichiatrici italiani e contemporaneamente promosse nuove cure e trattamenti dei disturbi mentali che rispettassero la persona.
Basaglia considerava la follia una condizione dell'uomo, una esperienza umana soggettiva che poteva avere anche cause organiche, quindi non criticava una cura psichiatrica, ma criticava gli usi segreganti che isolavano il malato nei manicomi per farne oggetto passivo della psichiatria.
Franco Basaglia diceva infatti: «Non sappiamo nemmeno che cosa la follia veramente è perché abbiamo di fronte solo ciò che la psichiatria ha fatto di essa››. Da qui la necessità di distruggere "l'istituzione manicomiale" con lo scopo di costituire delle "comunità terapeutiche" per curare i malati.
Si ispirava alle correnti filosofiche dell'esistenzialismo, come ricerca del valore intrinseco dell'esistenza umana, e della fenomenologia, come ricerca di una centralità dietro una esperienza soggettiva (fenomenica), che gli consentivano di avere un approccio alla cura mentale fenomenologico ed esistenziale, in netta contrapposizione a quello positivistico della medicina tradizionale.
Questo approccio è di fondamentale importanza per la sua rivoluzione manicomiale, e lo ha portato a confutare la credenza di Philippe Pinel (l'isolamento è terapeutico), di Jean-Etienne Dominique Esquirol (il manicomio è terapeutico), di Emil Kraepelin (la demenza precoce non guarisce) e di Wilheim Griesinger (le malattie mentali sono malattie del cervello rotto). Per giungere infine a proclamare che la libertà è terapeutica e non il manicomio, sono state rilevanti le figure di Eugen Bleuler, Carl G. Jung, Eugène Minkowski e Maxwell Jones. Bleuler ha coniato il termine schizofrenia, per indicare ciò che Kraepelin indicava con dementia praecox, associandola ad una dissociazione della mente.
Per Jung è di fondamentale importanza la relazione che si crea fra medico e malato, anche schizofrenico, e della inutilità del metodo standardizzato per curarla poiché ogni persona è un mondo a sé. Secondo Jung, inoltre, è di poco aiuto sapere il nome scientifico della malattia per poter aiutare il malato.
Dall'insegnamento di Jung e dal pensiero del filosofo Henri Bergson, trae spunto lo psichiatra francese Minkowski che si fa promotore di una diagnosi intuitiva, di una diagnosi che ha bisogno di un modo particolare dello psichiatra di stare con il malato, interessato alla persona e non ai suoi sintomi, caldo e non freddo, affettivo e non distaccato, disposto ad ascoltare in silenzio e rispettoso dell'alterità.
Franco Basaglia prende spunto da Maxawell Jones per la creazione della "comunità terapeutica", all'interno del manicomio, che ridimensiona i rapporti di potere fra medici, infermieri e pazienti. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il disagio mentale dall'apertura dei manicomi ai servizi di salute mentale ai tempi del Covid-19
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Fabio Peschiaroli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università degli Studi dell'Aquila |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Rosanna Canero Medici |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 69 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi