John Martin, il sopravvissuto di Little Big Horn: storia di un italiano nell'America di Custer
L'America di John Martin
Martino e molti altri contadini di Sala sbarcano nel porto di New York il 27 giugno 1873.
"A titolo di curiosità –scrive Pasquale Petrocelli- il primo servizio di linea per l'America del Nord ad opera degli italiani con la compagnia Florio, iniziò solamente nel 1879. Ma le compagnie straniere operavano già. E si appoggiavano ad alcuni agenti che battevano i paesi dell'entroterra contadino, dove più acuti erano la miseria e gli effetti della feroce repressione piemontese (in base alla famigerata legge Pica del 5 agosto 1863) contro il fenomeno del brigantaggio, per cercare clienti desiderosi di imbarcarsi in quest'avventura che appariva loro come l'unica via d'uscita per sopravvivere. Così si spiega anche perché sulla stessa nave si imbarcavano numerosi individui provenienti dallo stesso paese. Il fenomeno dell'emigrazione per le Americhe, che negli anni dal 1875 fino agli inizi del secolo trova la sua massima espressione, spopolò vaste zone d'Italia e la Campania fu una delle regioni che dette il maggior contributo al fenomeno".
Emigrazioni che, salvo per una piccola parte, si rivelarono definitive, dando comunque un notevole apporto all'economia dei luoghi di origine con le rimesse degli emigranti.
L'America che Giovanni Martino trovò sbarcando dalla "SS. Tryian" era un paese che viveva una delle sue più intense stagioni di trasformazione. Fattore dominante della crescita nell'ultimo quarto di secolo fu lo sviluppo delle città, dove si affollavano gli immigrati come John costituendo un nuovo imponente mercato di beni di consumo, dal cibo, al vestiario, alle sigarette.
Entro il 1880 un quarto della popolazione viveva nelle città e la popolazione urbana crebbe del 6% all'anno, tanto che nel 1900 il 40% degli americani viveva concentrato nei grandi agglomerati urbani come New York, Filadelfia, Detroit. Le ferrovie dilagarono, da 35mila miglia di binari nel 1865 alle 242mila del 1897, di cui cinque tratte transcontinentali.
Sui binari si spostavano grano, mais e bestiame provenienti dalle Grandi Pianure, cotone del delta del Mississippi, legname del Wisconsin e del Nord Ovest, prodotti petroliferi della Pennsylvania, carbone dal West Virginia e dal Kentucky. Lo svilupppo dei vagoni frigoriferi, alla fine del secolo, portò carne da Chicago, Omaha e Kansas City, frutta e verdure dalla California e dalla Florida. E quando il sistema fu integrato da telegrafo e telefono fiorì un gigantesco mercato nazionale. [...]
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John Martin, il sopravvissuto di Little Big Horn: storia di un italiano nell'America di Custer
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Informazioni tesi
Autore: | Roberto Baldini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Storia contemporanea |
Relatore: | Federico Romero |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 56 |
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